E se automazione e digitalizzazione andassero avanti senza considerare l'aspetto umano?

Il 9 novembre si è svolto a Milano il convegno Tra un clic e un altro organizzato dalla Filt-Cgil e dedicato alla logistica, è intervenuto anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

La logistica è uno dei settori dove le trasformazioni sono più evidenti: alle aziende viene chiesto di andare con decisione verso la digitalizzazione e l’automazione, un percorso caldeggiato e quasi obbligato se si vuole rimanere nel mercato.
Dal convegno sono emersi anche i rischi di questo percorso, qualora automazione e digitalizzazione andassero avanti senza considerare l’aspetto umano.

La questione è stata portata alla luce dai vettori che lavorano per uno dei più grandi negozi on line, forse quello in grado di proporre servizi di consegna sempre più rapidi, parliamo di Amazon. Al convegno è emerso chiaramente che, ad oggi, se il cliente vuole ricevere una merce velocemente, non c’è un drone pronto a decollare o un mezzo automatico che parte per la consegna… sono uomini che salgono nel loro furgone e a loro è richiesto di correre, per rispettare un algoritmo secondo il quale possono percorrere una certa distanza in un certo tempo, senza considerare le ore di lavoro già fatte, i limiti di velocità e i ritmi a cui questi lavoratori sono costretti. “Devo andare a 220 all’ora a volte per rispettare l’algoritmo! Io il piede lo devo schiacciare. E vado contro il codice della strada, rischiando la mia vita e quella degli altri” uno dei commenti più eloquenti dei vettori, questo basta a dare l’idea della questione. Rifiutarsi di stare a determinate regole significa mettere a rischio il lavoro, stare a questo gioco significa abbassare sempre di più la qualità del lavoro stesso.

Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha commentato: “Se dentro la dinamica dell’innovazione e della digitalizzazione ci portiamo a casa una drastica polarizzazione tra un numero limitato di lavoratori che stanno in un’area ad alti salari e un nucleo importante di lavoratori sfruttati e senza diritti, non va mica bene”.

Automazione e digitalizzazione non devono certo essere fermate, ma è importante ripensare l’intera filiera logistica. Amazon e l’acquisto on line sono servizi efficienti e utili che rappresentano il futuro e, se gestiti con rispetto e lungimiranza, sono delle grandi opportunità. Per questo è importante partecipare a tutte quelle occasioni (fiere ed eventi), in cui questi temi come l’automazione e l’interazione uomo/macchina sono sempre all’ordine del giorno; è importante rivolgersi a professionisti e a realtà che considerano un valore aggiunto il know how umano e tendono a valorizzarlo.
Se così non fosse la stessa Industria 4.0 potrebbe mettere a rischio posti di lavoro invece che crearne, come ha messo in guardai la ricerca Ambrosetti The European House, che stima in 3 milioni i posti potenzialmente a rischio nel caso in cui il nostro paese non sappia governare bene il processo di automazione e digitalizzazione.