John Goodenough, 95 anni, inventore della batteria agli ioni di litio, crea una nuova batteria "a stato solido”, ben 3 volte più potente.

Negli ultimi decenni, la tecnologia ha fatto passi da gigante e l’immagazzinamento di corrente elettrica sembra essere ancora la sfida tecnologica del secolo.
Per molti, le batterie agli ioni di litio hanno rappresentato l’ultima frontiera in tal senso. Ma da qualche tempo, sembra che dovranno ricredersi.

A lanciare l’idea destinata a cambiare le sorti del mercato energetico, è John Goodenough, lo stesso inventore della batteria agli ioni di litio, che, a quanto pare, alla veneranda età di 95 anni, persevera nella ricerca, senza porre limiti alla propria genialità.
Lo scienziato, tedesco di nascita e texano di adozione, a capo di un team di ricercatori ha ideato una rivoluzionaria tipologia di batterie che sarebbe capace di immagazzinare un’energia fino a tre volte superiore, con ricarica rapida. Una scoperta che nasce nell’Università del Texas, ad Austin grazie alla quale, forse un giorno, avremo batterie in grado non solo di durare più a lungo ma anche di ricaricarsi in minor tempo.

La ricerca è stata pubblicata la scorsa primavera sulla rivista scientifica Energy & Environmental Science Journal, che ne spiega il paradigma di funzionamento.
Per la creazione della nuova batteria a stato solido, i ricercatori hanno utilizzato un elettrolita in vetro, sostituendolo al liquido. Un’intuizione arguta, che ha consentito di superare alcuni dei problemi che presentano invece le batterie al litio.

Gli elettroliti liquidi non permettono infatti una ricarica rapida e le batterie agli ioni di litio se sottoposte a ricariche molto rapide, sono soggette a esplosione e cortocircuiti, rischi che non corre invece l’elettrolita in vetro che, per altro, consente alle batterie il funzionamento anche a bassissime temperature (fino a -20° C).

Il perfezionamento delle batterie è in atto: Goodenough fa sapere che i suoi sforzi si stanno muovendo soprattutto in direzione green per il settore delle auto. “Costi, sicurezza, energia, cicli di ricarica sono temi critici per le batterie delle auto green e per far sì che vengano maggiormente acquistate – ha affermato lo scienziato – è necessario uno sforzo creativo rivoluzionario. Crediamo che la nostra scoperta possa risolvere molti dei problemi delle batterie di oggi”.

Goodenough. 95 anni, un passato brillante, un cognome affidabile. Perché non crederci?

[Fonte immagine phonandroid.com]