Operare in ambienti di lavoro sicuri, grazie a controlli costanti e periodici

Magazzini più sicuri e limitazione dei danni.
È in quest’ottica che la manutenzione delle scaffalature e la valutazione dei rischi rappresentano due procedure fondamentali per garantire la sicurezza all’interno dei magazzini.

Questo perché, sebbene le normative che impongono le ispezioni degli impianti non siano cosa nuova, la realtà dei fatti è che purtroppo ancora tanto deve essere fatto in questa direzione per evitare il rischio di incidenti, anche gravi. Nonostante le molte regole in materia di sicurezza sul lavoro, continuano infatti a verificarsi incidenti che spesso coinvolgono le scaffalature industriali.

Molto di frequente, questo accade perché per l’ambiente in cui si trovano, non viene adeguatamente presa in considerazione la valutazione dei rischi. Per cui, nella maggioranza dei casi, gli impianti di scaffalature vengono installati, caricati e anche dimenticati.

È chiaro come invece la verifica costante e scadenzata dell’idoneità delle strutture dovrebbe essere considerata parte integrante dei processi stessi che si svolgono all’interno di ogni magazzino.

Solo i controlli periodici e sistematici, garantiscono una limitazione del temutissimo rischio di crolli, piegamenti e usure che potrebbero danneggiare chi svolge ogni giorno, su un carrello elevatore, le delicate fasi di stoccaggio e movimentazione della merce.

A tal proposito, diverse sono le tipologie di scaffalature e differenti quindi le necessità di revisione e ispezione, ma, semplificando, si può dire in linea generale che ognuna di esse non può non annoverare tra i requisiti che ne garantiscono la sicurezza, la manutenzione periodica.

Il suo scopo è quello di valutare quale sia lo stato di conservazione delle strutture e di individuare eventuali errori nel montaggio, nell’assetto geometrico e nella rispondenza con le tabelle di portata. Rientrano nell’elenco degli aspetti da considerare anche la verticalità, l’allineamento, il fissaggio corretto di tasselli e bulloni e la possibile presenza di danni a cui è necessario porre rimedio.

La periodicità dei controlli varia anch’essa in funzione della struttura, ma generalmente è compresa fra i 6 mesi ed i 5 anni. Nello specifico, seguendo la tabella di manutenzione programmata, per ciò che riguarda il controllo di urti accidentali, che potrebbero compromettere le strutture causando deformazioni più o meno estese o permanenti, la periodicità indicata è compresa fra i 6 mesi ed 1 anno. Ogni due anni, è invece fortemente consigliato il controllo della verticalità delle strutture sia in senso trasversale che longitudinale, che, per essere ristabilito, deve rispettare le tolleranze di montaggio. A cadenza triennale è invece previsto il controllo del serraggio dei bulloni e da 1 a 5 anni le ispezioni su verniciatura e zincatura (1 anno per ambienti corrosivi).

Quanto avviene di tutto questo, all’interno della maggior parte dei magazzini? Pur riconoscendo la realtà di isole felici che tengono in altissima considerazione la sicurezza, forse sarebbe opportuno ricordare che una mancata manutenzione può provocare danni sulle persone dagli effetti irreversibili. Danni che si traducono in inabilità al lavoro permanente o temporanea, disabilità ma anche mutilazioni e morti.

Proprio per questo motivo, nella redazione della Valutazione dei rischi, è fondamentale rispettare le norme soprattutto in base alle caratteristiche dei luoghi di installazione, alle specifiche dei mezzi utilizzati negli ambienti di riferimento e dei rischi ad essi connessi.

Ricordiamoci sempre che la variazione degli indici di rischio e di danno, offre sempre una misura esaustiva di quanto ancora possa essere fatto in tema di manutenzione delle scaffalature e sicurezza sul lavoro, nel rispetto delle normative vigenti.