
Attivo il Bonus pubblicità 2018, vi rientrano perfettamente i vostri investimenti di visibilità su TCEmagazine, testata giornalistica quotidiana on line e periodica cartacea registrata presso il Tribunale di Treviso N. 253/2017.
Ecco come funziona la misura che permette di beneficiare di un credito d’imposta fino al 90% per investimenti pubblicitari su testate on line.
BONUS PUBBLICITÀ: DI COSA SI TRATTA
Si tratta di una grande opportunità offerta a lavoratori autonomi, professionisti ed imprese di usufruire di un nuovo credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari.
Il principale requisito per avere accesso al credito d’imposta è effettuare quest’anno almeno l’1% in più dell’investimento in campagne pubblicitarie effettuato l’anno scorso. Quindi, se nel 2017 l’investimento in campagne pubblicitarie è stato di 10.000 euro, nel 2018 è necessario investire almeno 10.100 euro per beneficiare del bonus.
Il vantaggio aumenta in caso di micro imprese, piccole e medie imprese e start up innovative, per loro il credito d’imposta previsto dal bonus pubblicità è al 90%, 75% per le altre categorie.
(In entrambi i casi, le aliquote si applicano al valore incrementale.)
QUALE TIPO DI PUBBLICITÀ RIENTRA NEL BONUS
Vengono premiati gli investimenti pubblicitari, acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali, su testate giornalistiche anche on line. Non sono invece ammesse le spese per l’acquisto di spazi di televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.
DUE ESEMPI PER CHIARIRE
- Un’azienda ha effettuato spese pubblicitarie per un importo pari a € 20.000. Per poter usufruire del “bonus pubblicità” nell’anno successivo deve sostenere almeno un importo pari a € 20.200 (20.000 + 1%); ipotizzando che effettui spese pubblicitarie per € 27.000 il credito d’imposta risulta pari a € 5.250 [(27.000 – 20.000) x 75%].
- Un’azienda ha effettuato spese pubblicitarie per un importo pari a € 60.000. Per poter usufruire del “bonus pubblicità” nell’anno successivo deve sostenere almeno un importo pari a € 60.600 (60.000 + 1%); ipotizzando che effettui spese pubblicitarie per € 55.500 alla società non spetta il predetto credito d’imposta.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Parliamo del bonus fiscale introdotto dalla Manovra Correttiva, articolo 57-bis, decreto legge 50/2017, in ottemperanza agli obiettivi prefissati con la Legge Delega 198/2016.
DOMANDA DI AMMISSIONE ALL’AGEVOLAZIONE
La domanda per accedere al beneficio va presentata tramite il sito dell’Agenzia delle entrate; il periodo utile per la presentazione della domanda dovrebbe essere dal 1° marzo al 31 marzo di ogni anno. Questo e tutti i dettagli saranno definiti nei regolamenti attuativi.
Come sottolineato dal Dipartimento per Informazione e Editoria l’ammontare del credito d’imposta effettivamente spettante “potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate. In tal caso, si provvede ad una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto”.