
Segnali positivi, che riguardano la situazione finanziaria delle imprese del settore delle scaffalature e la relativa redditività del settore.
A segnalarlo è l’analisi pubblicata sul Libro Bianco, curato da Aisem Federata ANIMA e Intralogistica Italia, che mostra un chiaro stato di salute già a partire dal biennio 2014/2016.
Il settore continua a crescere ed i valori medi vedono una marginalità in miglioramento malgrado la redditività non sia ancora elevata ma in netto miglioramento rispetto agli anni della crisi economica.
Parecchie e soprattutto molto positive le differenze che saltano all’occhio tra imprese di piccola e grande dimensioni, complice la difficoltà delle piccole realtà imprenditoriali di gestione della leva finanziaria. Specialmente in termini di indebitamento.
In crescita il numero delle imprese la cui marginalità sale fin sopra al 10%, a fronte di un ristretto numero che mostra marginalità negativa.
La produttività cresce, in rapporto a valore della produzione e capitale investito malgrado nell’ultimo quinquennio si assista ad un trend in lievissimo peggioramento. Una tendenza che si traduce nella capacità ridotta da parte dell’impresa di generazione di un valore di ricavi maggiore, a fronte degli investimenti soprattutto del lungo periodo. Sulla gestione del capitale circolante, la riduzione delle scorte ne è il più lampante sintomo, specialmente nel biennio 2014/2015, anche se il dato che riguarda il numero di giorni necessari alla riscossione del credito, continua a scendere.
Sul versante degli investimenti, si osserva una piccola battuta d’arresto sugli investimenti a capitale fisso, che recupera l’andamento nel 2015. Paradossalmente, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali registrano invece un trend del tutto opposto.
Dall’osservazione più accurata degli investimenti, invece il Libro Bianco diagnostica una diversità tra le microaziende che investono maggiormente e le imprese più grandi che invece hanno per lo più disinvestito. Sembra siano le imprese con fatturato compreso tra 1 e milioni di euro/annui a trainare gli investimenti. Il debito bancario sul fatturato, invece, per il settore delle scaffalature industriali, resta stabile e di poco superiore al 13%.
La situazione di liquidità infine, mostra un bassissimo rischio di breve periodo per l’equilibrio di cassa, in relazione ad attività di breve termine e passività da rimborsare, sempre in breve termine. Un segnale che per il comparto, rende lampante quanto l’indebitamento sia funzionale al finanziamento del capitale circolante.
Rielaborazione dati Libro Bianco di INTRALOGISTICA ITALIA/AISEM federata ANIMA