L'efficacia delle politiche di prevenzione nelle imprese certificate per la sicurezza fa scendere la frequenza e la gravità degli infortuni

È il frutto di una ricerca compiuta dall’Osservatorio Accredia a fare luce sul ruolo delle certificazioni per la salute e la sicurezza sul lavoro, che conferma l’efficacia maggiore delle politiche di prevenzione nelle aziende che adottano sistemi di gestione certificati sotto accreditamento.
L’indagine, “La sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione”, in collaborazione con Inail e Aicq (Associazione italiana cultura qualità), è tesa a sottolineare quanto, il passaggio da un livello di sicurezza basilare ad uno certificato sia in grado di comportare una riduzione degli infortuni pari al 16%, i quali risultano meno gravi rispetto a quelli che avvengono nelle imprese senza certificazione.
La ricerca qualitativa, condotta sul top management e sui responsabili della sicurezza di 311 aziende che osservano lo standard britannico OHSAS 18001 – norma destinata a esser sostituita dalla UNI ISO 45001 pubblicata lo scorso 12 marzo -, ha rilevato un miglioramento della sicurezza sul 98,4% delle aziende che hanno provveduto a certificare il proprio sistema di gestione. Un risultato che è stato possibile misurare attraverso la relazione tra numero di malattie professionali, infortuni, ore di formazione, mancati infortuni e non conformità.

Secondo la ricerca pubblicata nel nuovo quaderno dell’Osservatorio Accredia sulla sicurezza sul lavoro, nell’ultimo triennio il numero delle imprese certificate sarebbe aumentato di quasi un terzo. Sarebbero infatti quasi 17mila le aziende che hanno scelto di adottare sistemi di gestione certificati sotto accreditamento, il 9% in più rispetto al 2016 ed il 32% in relazione a tre anni fa. Numeri importanti che diffondono buone pratiche e dinamiche di efficienza di cui beneficia la struttura aziendale e la competitività anche grazie ad un miglioramento dell’immagine all’interno dell’intero mercato. Questo perché spesso la scelta di certificare il sistema di gestione parte dal mercato stesso, oltre che dalla direzione aziendale e migliorare l’immagine è un asset che garantisce un forte ritorno di competitività.

Grazie alla certificazione, il rispetto delle norme è garantito. La qualità dell’impresa è documentata e la competitività tutelata. Un notevole input al miglioramento del sistema socio-economico ed una propensione alla qualità che fa riflettere sul ruolo della normazione tecnica volontaria, capace di potenziare la legislazione e fornire guide per gli interventi da adottare e i criteri con cui garantirne l’affidabilità. Nonostante i tanti benefici a vantaggio delle imprese, la ricerca dell’Osservatorio fa luce anche sulle ragioni per le quali ancora oggi molte aziende non sono propense ad investire sulla certificazione per la sicurezza sul lavoro. Tra le motivazioni sottolineate dalle imprese del campione, l’elevata incidenza dei costi iniziali e la scarsa conoscenza dei benefici, sembrano essere in cima alla lista delle ragioni per cui non si opta per questa scelta.

Rilevate anche, nell’ambito della ricerca tra le aziende certificate per la norma OHSAS 18001, le regioni che presterebbero maggior riguardo al tema della sicurezza. Per il nord Italia: la Valle d’Aosta (24,9%), la Liguria (18,5%), il Friuli Venezia Giulia (17,0%) e il Trentino Alto Adige (14,7%). Nel centro, Umbria (15,4%), Marche (14,6%) e Toscana (14,5%) mentre le percentuali più elevate al sud sono di Molise (13,5%), Basilicata (13,1%) e Puglia (12,8%).

Dai risultati dell’analisi emerge infine una maggiore efficienza dei processi interni alle imprese certificate per la salute e la sicurezza, favorita dall’integrazione con altri sistemi di gestione. Merito anche della nuova ISO 45001 che facilita questa integrazione, sostenendo la partecipazione e la consultazione dei lavoratori e promuovendo la prevenzione sulla base del coinvolgimento attivo di tutti i soggetti tutelati.

Scarica di seguito le infografiche-osservatorio-accredia-2018