L'ennesimo incidente fatale a bordo di un carrello elevatore.

Siamo ancora una volta a parlare di incidenti sul carrello elevatore, questa volta della peggior specie.
Il ribaltamento di un carrello elevatore è stato fatale, la mattina dell’8 maggio in un’azienda in provincia di Udine, per un operatore impegnato nella movimentazione di merci. L’uomo, trentenne originario di Caltanissetta, è deceduto schiacciato dal muletto ribaltatosi durante le manovre di movimentazione.
Gli ispettori del lavoro dell’azienda sanitaria, i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Udine e della stazione di Fagagna e i vigili del fuoco, intervenuti al momento dell’incidente, ne stanno indagando le cause. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il carrello elevatore avesse le forche alzate e un carico pesante, le cause sono comunque ancora al vaglio degli inquirenti.

L’incidente non ha sconvolto solo la famiglia della vittima ma anche tutto il settore della movimentazione, richiamando drammaticamente l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro e delle morti bianche.
Massimiliano Fedriga, Governatore del Friuli Venezia Giulia, ha rilasciato alcune dichiarazioni a riguardo a ilfriuli.it, ha ricordato come una tragedia come questa imponga un impegno ancora più convinto di istituzioni e imprese per diffondere la cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro.

Dello stesso avviso anche il Segretario Regionale della Cgil Villiam Pezzetta che, sempre a ilfriuli.it, parla di “Un’emergenza nuova che avanza” riferendosi al fatto che, alla ripresa dell’occupazione, ha fatto seguito un’impennata anche di infortuni sul lavoro. Sempre il Segretario regionale della Cgil fa una riflessione molto interessante, sottolineando come l’ottemperanza delle norme sia indispensabile ma non basti, è essenziale a suo avviso coltivare una cultura della sicurezza, quella che permette di concepire le norme di sicurezza non come obblighi limitanti ma come strumenti per lavorare meglio.