Vi presentiamo oggi un’intervista con il titolare della GM Electric. Abbiamo invitato il Sig. Marino Convento a bere un caffè per potergli chiedere informazioni sui carica batterie e qualche segreto del settore.
Introduzione
Doveroso un piccolo riassunto della G.M. Electric, azienda di Fossò (VE) che progetta e produce carica batterie industriali e strumentazioni per la sicurezza dei carrelli elevatori.
Per i primi due anni, dalla fondazione, progetta e produce carica batterie, poi grazie alla tecnologia sviluppata e alle conoscenze maturate, amplia la gamma dei prodotti offerti con strumentazioni di bordo e accessori vari per il carrello.
Operando nel settore dei carica batterie e delle apparecchiature elettroniche industriali, l’azienda si rivolge a:
- • Costruttori di carrelli elevatori
- • Costruttori di batterie industriali
- • Riparatori e concessionari di carrelli elevatori e batterie
- • Costruttori e concessionari di macchine per la pulizia industriale
- • Altre aziende che utilizzano carica batterie industriali
Ordiniamo i caffè…
Scusi la domanda da profano, cos’è e a cosa serve un caricabatterie?
“Questa è facile… il carica batterie è un’apparecchiatura capace di caricare gli accumulatori elettrici, le batterie in pratica, secondo determinate esigenze della batteria stessa.
C’è da precisare che i caricabatterie si distinguono in apparecchiatura meccanica nella versione tradizionale con i trasformatori, ed elettronica nel caso di batterie a inverter. Chiaro no?!”
Esistono diverse versioni di carica batterie, giusto?
“Sì, ci sono i carica batterie monofase e trifase con versione tradizionale e ad alta frequenza…”
Qualche info aggiuntiva?
Carica batterie monofase
“… il carica batterie raddrizzatore monofase altro non è che un’apparecchiatura elettronica a 230 Vac, formata da un trasformatore a flusso disperso, un ponte diodi monofase e una scheda elettronica per monitorare la carica…”
Carica batterie trifase
“…il raddrizzatore trifase è invece composto da 3 fasi. In questo caso si ottiene una carica migliore perché la corrente è più continua e le batterie si riscaldano meno durante la carica.”
Monofase e trifase ad alta frequenza
“Oltre ai monofase tradizionali, esistono quelli ad alta frequenza e i trifase ad alta frequenza. Quest’ultimi lavorano oggi da 30 a 40 KHz. Sono più complessi dei monofase come circuito elettronico e lavorano con tensioni 220 Vac trifase o 400 Vac o 480 Vac trifase.”
Ci dice alcuni vantaggi dell’alta frequenza?
“Certo, ce ne sono parecchi. Tra i più importanti direi sicuramente…”
- • Il rendimento di un’alta frequenza rispetto a un tradizionale è molto più elevato con un considerevole risparmio energetico.
- • L’energia impiegata per caricare le stesse batterie è inferiore in un’alta frequenza.
- • Per chi ha un parco macchine e deve impegnare una potenza di 50 KWh per i tradizionali, con l’alta frequenza può impegnare 35 KWh, quindi avere dei benefici nel consumo energetico.
- • Una batteria caricata con un’alta frequenza ha una durata media più lunga del 20% circa.
- • Le batterie al gel si possono caricare solo con l’alta frequenza.
“… naturalmente questi vantaggi si ottengono solo se il carica batterie viene dimensionato esattamente per quel tipo di batteria.”
Ok meglio gli alta frequenza, chiaro.
Aumentiamo la difficoltà e poi la lasciamo…
Ci spiega la differenza dei trasformatori nei carica batterie tradizionali e la versione WoWa?
“Nei trasformatori tradizionali c’è un trasformatore a flusso disperso che può essere avvolto con filo di rame o alluminio. A parità di utilizzo del trasformatore nel carica batterie la sezione del filo di alluminio sarà maggiore a quella del rame.”
“… il raddrizzatore di corrente tipo WoWa altro non è che un carica batterie che nella prima ! fase eroga una corrente del 20-25% in più rispetto ad un carica batterie Wa, mentre nella seconda fase raggiunti i 2.4 V/el lo stesso raddrizzatore carica come un normale Wa.”
Niente filo di rame allora…
“… attualmente i raddrizzatori di corrente vengono fatti quasi tutti con il filo di alluminio, per problemi di costo e perché l’isolamento dell’alluminio è comparabile a quello del rame.
In Italia per abbassare il prezzo del prodotto finito, si producono carica batterie quasi tutti con un rendimento basso e tutti, chi più chi meno, sono calcolati giusti o leggermente scarsi.”
“… c’è chi installa delle ventole per raffreddare l’apparecchio, con i suoi vantaggi e svantaggi, e
questo solo per una scelta aziendale e di marketing e per differenziare il mercato ma non
perché non siano capaci di fare il prodotto. Faccio notare che la maggioranza dei produttori non usa ventilatori.”
Grazie della chiaccherata e di averci chiarito un po’ le idee sul complesso mondo dei carica batterie industriali…
“Grazie a voi del caffè e di interessarvi al nostro lavoro…”
Per maggiori informazioni sulla G.M. Electric
www.gmelectric-ve.com