
Nel corso degli ultimi anni, in tema di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro il nostro Paese ha sicuramente fatto degli importanti passi in avanti. Malgrado ciò, il cammino nella direzione di un approccio maggiormente responsabile all’ambito della sicurezza rimane ancora lungo da percorrere.
La preponderanza di un tessuto produttivo di piccole dimensioni e frammentato, impossibilitato a identificare il vero valore strategico della messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e degli investimenti in prevenzione, non hanno ancora reso possibile un cambiamento drastico e radicale. Per cui, ancora oggi, come sottolineato anche da un’indagine condotta dal Censis e da Accredia su un campione di 1.000 imprese del comparto manifatturiero, edile e dei trasporti e magazzinaggio, la distanza fra prassi effettive e riconoscimento dell’importanza di operare sicuri, rimane piuttosto ampia.
Attente nel monitoraggio del fattore incidentistico, le imprese ancora poco sanno affrontare – in maniera sistemica – i temi legati alla sicurezza.
Se oggi ormai molte imprese riconoscono la sicurezza come una delle chiavi principali della strategia aziendale, nella realtà dei fatti, ci si scontra ancora troppo spesso con le difficoltà di mettere in pratica norme complesse che comportano alle aziende costi piuttosto elevati. In un simile scenario, tante sono le imprese che, in assenza di politiche e strumenti che le aiutino ad esempio con sgravi di costo, si allontanano dal concetto di sicurezza, tagliando su formazione e monitoraggio, con l’unico disastroso risultato di abbassare il livello di attenzione nei confronti della prevenzione e gestione dei rischi.
Complice di questa situazione è anche il fatto che la sicurezza non può non essere affrontata che in ottica sistemica, a valle del processo produttivo.
Un esempio in tal senso è la selezione dei fornitori che talvolta non avviene sulla base del loro rispetto delle norme sulla sicurezza. Eppure, da sola, potrebbe rappresentare un fattore di rafforzamento e di radicamento della cultura di impresa di tutto il tessuto produttivo italiano. Un tessuto fatto di tantissime imprese piccole, che difficilmente possono accedere a sistemi certificati per la sicurezza sui luoghi di lavoro, demandando, il più delle volte, la prevenzione e il monitoraggio alle visite saltuarie di un consulente. Anche l’accreditamento, infatti, è una via utile e fruttuosa nella direzione del miglioramento delle performance aziendali, in fatto di limitazione di rischi sul lavoro. Ma costa.
Tre, le diverse strade percorribili in tal senso secondo l’indagine dell’Osservatorio Accredia e del Censis mirata a comprendere le dinamiche interne delle aziende di atrettanti comparti. Tre ambiti strettamenti correlati, da implementare nell’immediato futuro.
Prima di tutto il rafforzamento della cultura della sicurezza, da implementare in particolar modo nella fascia più numerosa del tessuto produttivo, costituita da piccole imprese che incontrano maggiori difficoltà nell’investire sui sistemi di prevenzione.
In secondo luogo, l’attivazione di sistemi di gestione della sicurezza organizzati che diano la misura di quanta distanza oggi ci sia ancora fra buoni principi ed effettive prassi. Ed infine, occorrerebbe fare della certificazione il mezzo con il quale promuovera la cultura della sicurezza ed imprimere il suo valore nella filosofia aziendale delle imprese italiane.
Per far si che tutto questo accada in tempi stretti, è necessaria una più capillare diffusione degli strumenti della sicurezza fra le piccole imprese, meno attrezzate ad affrontare complesse ma imprescindibili tematiche. Occorre potenziare la formazione e anche la sensibilizzazione sul tema, far conoscere i sistemi di gestione della sicurezza certificati, che potrebbero alleviarne i costi.
Gli sconti sui premi assicurativi Inail per chi certifica il proprio sistema di gestione sono già una realtà per molte aziende, ma si potrebbe e dovrebbe fare di più, migliorando e potenziando gli sgravi fiscali legati alla spesa per la sicurezza sul lavoro.
Oggi, la sfida a fare meglio su questo tema strategico propone molte leve che possono essere utilizzate per garantire un processo che garantisca un migliore approccio. Dalla attivazione di nuove politiche di incentivo alla cultura della certificazione.
Molto può esser fatto dalle istituzioni così come dagli enti che avendo chiare le necessità di strategie e strumenti per la sicurezza delle imprese, dovranno tenere conto delle difficoltà che il sistema produttivo oggi si trova ad affrontare. Sia in termini strutturali che economici.