I datori di lavoro hanno l’obbligo di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i propri dipendenti.
Nel settore dei carrelli elevatori i fattori di rischio sono tantissimi e altrettante le misure di prevenzione adottabili per far fronte a pericoli e incidenti. Tra queste i DPI, strumenti che si utilizzano per garantire sicurezza ed incolumità fisica durante l’attività lavorativa.

Capire quale sia la giusta protezione da collocare e riuscire a discernere quando questa sia indispensabile allo svolgimento di determinate mansioni, è di fondamentale importanza. Tanto quanto lo è anche predisporre il posto di lavoro in maniera tale da scongiurare possibili incidenti. Pittogrammi e segnaletica orizzontale fanno la loro parte, insieme ai dispositivi presenti sui carrelli elevatori (vedi anche segnaletica luminosa a terra).
Ma senza DPI, talvolta, è possibile che tutti questi accorgimenti risultino vani.

La Pieragnoli Srl di Prato, da 30 anni nel mercato della ricambistica per carrelli elevatori, ci offre i suoi suggerimenti in fatto di sicurezza individuale, per metterci al riparo da possibili rischi.

Abbiamo parlato con l’Amministratore in Pectore Riccardo Pieragnoli e con il Sales Manager Simone Giugni, per comprendere come sia percepito il rischio da parte delle proprie aziende clienti e quanto, di fatto, i DPI siano utilizzati e ricercati.
La prevenzione degli infortuni è un fattore cruciale. Che siano arti superiori, inferiori, capo, occhi, udito o le vie respiratorie, tutelare il nostro benessere e la nostra salute è uno degli imperativi per datori di lavoro e tanto più per i dipendenti.

Oggi in commercio ci sono alcuni modelli di dispositivi atti all’incolumità in caso di ribaltamento, dei conducenti su carrelli elevatori che ci consentono di lavorare in totale sicurezza. Ma come si fa ad esser sicuri di fare la scelta giusta quando si tratta di DPI?
Negli ambiti, soprattutto nel settore conciario, tessile e cartario che producono maggiori vittime in termini di incidenti sul lavoro, si vedono spesso operatori sprovvisti di DPI o con antinfortunistica approssimata di derivazione artigianale, quindi non adatta a svolgere una funzione ottimale, inoltre datata e usurata. Ci sarebbe quindi da chiedersi quando un DPI smette di svolgere la sua funzione e come si fa a capire quale sia la giusta protezione da installare in termini di ribaltamento.

Secondo Pieragnoli, “il settore dei carrelli elevatori in termini di attenzione all’infortunistica forse si comporta meglio di altri e spesso risulta molto importante comprendere la vera discriminante e cioè in quali condizioni di esercizio operino i carrelli elevatori. Esempi classici in tal senso sono sicuramente la presenza di rampe, piattaforme di carico, luoghi di lavoro con terreni sconnessi: in conclusione verrebbe da dire sempre”.

La Pieragnoli lavora con tante aziende, attente alla sicurezza sul lavoro e alla salute dei propri dipendenti. A Pieragnoli e Giugni abbiamo chiesto quanto sia rilevante nella realtà dei loro clienti implementare i DPI, posta la loro obbligatorietà per legge.
“Le nostre aziende partner si presume siano parecchio attente ed informate sui temi legati alla sfera della sicurezza – afferma l’amministratore in pectore -. In alcuni casi, avendo persino un’ufficio dedicato, si è allora abbastanza tranquilli nel far recepire la norme sulla sicurezza e la necessità di relativi dispositivi. Il vero problemaprosegue Pieragnoli sorge quando andiamo a parlare con piccole aziende (specialmente artigiane) che sono infarcite da centinaia di aneddoti e leggende metropolitane più o meno credibili in merito. Lì è più complicato scardinare vecchie credenze a vantaggio di nuove (e neanche troppo in certi casi) istanze che tutelano maggiormente l’intero ambiente di lavoro.
I DPI non sono altro che uno dei tanti strumenti nelle mani di chi lavora in maniera più o meno consapevole – conclude Riccardo Pieragnoli -. In un ambiente lavorativo sano, non dovrebbe essere necessario nemmeno sollecitare i dipendenti ad utilizzarli, perché si inseriscono a pieno titolo nell’insieme di soluzioni studiate per evitare incidenti e morti bianche. Quindi fondamentali proprio per la tutela del lavoratore. Infine, confidiamo nell’istinto di autoconservazione degli operatori, pertanto vogliamo credere che nemmeno per un’istante penseranno se doverli utilizzare o meno”.

Consulta la scheda dedicata a Pieragnoli s.r.l.