
La movimentazione all’interno delle aziende soprattutto manifatturiere punta sempre di più sulla sicurezza, oltre che su una produzione snella e sull’ottimizzazione dei cicli di lavoro. Si potrebbe dire che i due grandi trend che guidano questo processo sono: da una parte la sempre maggiore attenzione verso ergonomia e sicurezza, anche alla luce delle stringenti normative vigenti, e dall’altra, l’esigenza di ottimizzare la produttività, riducendo al minimo gli sprechi e le attività che impattano sui costi.
Per gestire al meglio la logistica di uno stabilimento, se fino a pochi anni fa all’interno delle fabbriche giravano i classici muletti che portavano il materiale sulle linee, oggi nelle aree di produzione si cerca sempre più di sostituirli con mezzi più leggeri, più sicuri e allo stesso tempo più produttivi. Ne abbiamo parlato con Sergio Virmilli, Product Manager della divisione Advanced Applications di OM STILL, nonché responsabile dei progetti di Lean Production.
Introducendo la divisione Advanced Applications di OM STILL, può dirci che tipologia di soluzioni propone per ottimizzare la produttività degli stabilimenti?
La divisione Advanced Applications di OM STILL è una realtà appositamente nata per rispondere alle nuove esigenze dell’intralogistica e della logistica integrata. Soluzioni che vanno oltre il semplice carrello elevatore, integrandolo con software di magazzino, scaffalature e confezionando progetti personalizzati, chiavi in mano. Negli anni si è passati infatti dalla vendita del carrello elevatore alla vendita di soluzioni customizzate e di progetti logistici, ragion per cui OM STILL ha sviluppato questa nuova divisione, il cui lavoro si fonda su sei pilastri: carrelli da magazzino complessi (i cosiddetti VNA), scaffalature, software di magazzino, soluzioni di logistica orizzontale, automazione e consulenza.
Le aziende necessitano quindi di un sistema produttivo sia flessibile che mirato alla continua riduzione degli sprechi. Ne deriva che i produttori di carrelli elevatori stiano abbandonando la vecchia concezione di movimentazione o ancora siamo lontani da un’implementazione di questo tipo?
Il mondo sta cambiando, e quindi una grande azienda che vuole rimanere sul mercato deve essere in linea con le esigenze sempre più focalizzate e complesse dei clienti e del mercato. I grandi clienti si stanno muovendo in questa rinnovata ottica di riorganizzazione e sono loro stessi che al loro interno, insieme alla normale gamma di carrelli elevatori, si dotano di nuovi prodotti specifici per la lean production. Ci sono addirittura aziende che abbracciano la politica di forklift free, che non prevede la presenza e l’impiego di carrelli elevatori all’interno delle aree industriali produttive.
In queste aziende la logistica è gestita “orizzontalmente”, attraverso dei cosiddetti trattori che trainano sistemi di rimorchi. Di conseguenza, se circa un decennio fa i trattori erano realizzati esclusivamente da produttori del settore specifico, oggi tutti i grandi costruttori di carrelli elevatori hanno una loro gamma di trattori perché il cliente che acquista carrelli spesso acquista anche trattori per il traino di rimorchi. Questo non significa che i carrelli elevatori scompariranno, semplicemente in alcuni ambiti sono e saranno sostituiti da soluzioni che garantiscono maggiore efficacia, efficienza e produttività.
La logistica orizzontale è fatta con i trattori ma non si limita solo al cambiamento delle modalità di trasporto. Esistono sistemi di traino innovativi ed avanzati in grado di garantire ergonomia e sicurezza. Quali soluzioni ha studiato OM STILL in questa direzione?
Sarebbe riduttivo dire che la logistica orizzontale sia fatta solo sostituendo i muletti con trattori, in quanto l’utilizzo di tradotte invece che di muletti necessita di una riorganizzazione complessiva delle linee produttive e dei cicli di lavoro.
OM STILL ha già fatto un ulteriore passaggio tecnologico, brevettando il sistema Liftrunner®, un sistema modulare di rimorchi idraulici o elettrici, che permette la personalizzazione di ogni situazione di magazzino. In questo modo tutta la logistica viene gestita in modo orizzontale, senza carichi sollevati, eliminando così i muletti che girano nei reparti e incrementando conseguentemente la sicurezza. I moderni processi di produzione richiedono una grande flessibilità nel flusso dei materiali, che deve essere immediato ed ottimizzato. L’uso del sistema che proponiamo noi di OM STILL migliora il flusso dei materiali mediante fasi di lavoro che gestiscono al meglio spazio e tempo nelle aree di magazzino. I carichi vengono gestiti con trolley su ruota e quindi la movimentazione all’interno delle unità produttive è fatta semplicemente spostando e spingendo le unità di carico. Con Liftrunner® è possibile spostare il carico senza sganciare e riagganciare i vagoni che possono essere semplicemente caricati dall’operatore, con un risparmio di tempi ed un’ergonomia e sicurezza certamente migliorate.
L’introduzione dei trattori prevede un’integrazione dei carrelli elevatori? E, in ottica lean, fa nascere l’esigenza di una riorganizzazione aziendale? Cosa deve cambiare o sta già cambiando nella forma mentis di molte aziende?
È chiaro che in un simile scenario le aziende siano portate a riorganizzarsi e a ristrutturarsi. Grazie alla lean production, le quantità di carico portate sulle linee vengono ridotte e viene invece aumentata la frequenza, in modo tale che le unità spostate siano più leggere, più snelle e non causino stock intermedi. Una volta, invece, cosa che accade ancora magari in qualche azienda di vecchia concezione, lo stock di magazzino era destinato ad essere depositato in mezzo allo stabilimento e a rimanere per settimane in prossimità delle linee di produzione. Questo non accade in uno stabilimento molto “lean”, dove viene condotto sulla linea solo ciò che effettivamente serve just in time. Ne deriva quindi che il cambiamento di tipologia di mezzi di trasporto è parallelo ed integrato ad un cambiamento organizzativo e globale dell’azienda.
In che modo la lean production ottimizza la produttività di una realtà industriale?
Dal punto di vista dell’aumento della produttività, se con un muletto si può movimentare un pallet alla volta, con un trattore si può avere un trasporto multi-pallet.
Non solo. Il trattorino è inoltre più piccolo, più agile, più sicuro e impatta meno economicamente. Le aziende produttive che guardano al futuro, oggi, stanno tutte andando verso questa direzione, perché avere dei trattori all’interno degli stabilimenti è già una realtà delle aziende moderne.
Cosa offre OM STILL al cliente che voglia rivoluzionare le sue linee produttive in ottica lean?
Come OM STILL cerchiamo di accompagnare il cliente nella fase di studio della soluzione. Garantiamo una consulenza ad hoc. Non è un caso se referenze importanti nel campo manifatturiero e automotive con cui abbiamo sviluppato questo tipo di soluzioni avanzate abbiano ottenuto risultati in linea o anche superiori alle proprie aspettative.
La logistica orizzontale è già una rivoluzione. Se volessimo spingerci oltre, su che versante potremmo intravedere ulteriori novità?
Sicuramente sul fronte dell’automazione. Anche all’ultimo CeMAT abbiamo potuto constatare che l’attenzione verso l’automazione oggi riguarda anche i sistemi di traino. Ad Hannover OM STILL era presente con una demo di uno dei nostri trattori in grado di caricare e scaricare autonomamente pallet all’interno di una postazione di lavoro. Se quindi volessimo fare una previsione sul futuro, potremmo dire con una certa sicurezza che nei prossimi 2/3 anni, le novità riguarderanno un incremento della richiesta di soluzioni semi-automatizzate o automatizzate.