
Nei primi sei mesi del 2018, il mercato real estate italiano ha subito un rallentamento. L’unico settore in controtendenza risulta essere quello della logistica, la cui domanda da parte degli investitori che acquistano magazzini per lo stoccaggio e la movimentazione merci, continua a seguire un trend tutt’altro che debole.
A dirlo è l’indagine di Cushman & Wakefield, nella quale si legge che il volume investito in Italia nel semestre di riferimento raggiunge i 3,3 miliardi di euro. Un dato che segna un calo di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2017, anno record per il settore real estate italiano, ma che rispetto alla media decennale risulta assai superiore.
Il settore dei magazzini utilizzati per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci, rappresenta circa il 12% del totale degli investimenti. L’unico, a mostrare un andamento in salita a riprova dell’interesse generato dall’evoluzione ed espansione della GdO e del commercio digitale.
Proprio secondo Cushman & Wakefield, “gli investitori si stanno focalizzando sulle opportunità legate al mondo immobiliare con contratti di locazione a lungo periodo e conduttori affidabili ma è vero anche che valutano opportunità di sviluppo per la creazione di nuovi prodotti in linea con le sofisticate richieste degli operatori del settore”.
Una ulteriore conferma del trend positivo della logistica nell’immobiliare arriva anche dall’Ufficio Studi di Bnp Paribas Real Estate Italia, secondo cui i volumi, rispetto al primo semestre del 2017 sarebbero più che raddoppiati. Secondo Bnp infatti, il volume delle transazioni sarebbe stato, nell’arco dei primi sei mesi del 2018, pari a 410 milioni di euro. Numeri assolutamente elevati e anche in netta crescita rispetto ai 200 milioni di euro rilevati nello stesso semestre dell’anno precedente.
Anche i dati elaborati dall’ufficio studi di Bnp Paribas Real Estate Italia confermano il buon andamento della logistica nell’immobiliare con volumi più che raddoppiati rispetto al primo semestre del 2017. Per Bnp in sei mesi il volume finanziario delle transazioni è stato pari a 410 milioni di euro, in netta crescita appunto rispetto ai circa 200 milioni di euro rilevato nello stesso semestre un anno prima.
Nel frattempo, nel primo semestre di quest’anno, l’economia italiana mostra segni di rallentamento e l’industria dei trasporti ne ricalca la dimensione delle difficoltà. Nel primo e secondo trimestre 2018 la crescita del traffico merci è in flessione (2,5% rispetto al 3,3% del primo semestre 2017). L’autotrasporto segna un +3,1%, in calo rispetto al 4,4% del 2017.
Stando a quanto dichiarato dall’Osservatorio Trasporti di Confcommercio-Conftrasporto, crescono anche se solo dello 0,6% i traffici marittimi mentre i trasporti aerei merci si attestano ad un +0,2% rispetto all’11,7% dell’anno precedente. A proposito della quota modale dei trasporti di merce in Italia, lo studio effettuato dall’osservatorio sui trasporti e la logistica mostra come l’autotrasporto si ritagli ancora la fetta maggiore con il suo 60,2%, seguito dal 31,2% del trasporto marittimo, dal 5,9% del ferroviario e dal 2,7% del cargo aereo.