
I dati parlano da soli. Anche il secondo bimestre del 2018 conferma l’ottimo momento che sta vivendo l’industria italiana delle macchine da costruzione all’interno dei mercati internazionali. Nei primi 4 mesi dell’anno, secondo gli indicatori forniti dall’Osservatorio SaMoTer-Prometeia in collaborazione con Unacea, l’export di mezzi e attrezzature per l’edilizia ed i cantieri ha raggiunto un valore di quasi 1 miliardo di euro. Un +13,5 rispetto allo stesso quadrimestre del 2017.
Le elaborazioni sul bimestre marzo-aprile 2018 mostrano un incremento importante delle esportazioni made in Italy in tutte le categorie di riferimento. A partire dal movimento terra che segna un valore del +19%, stradale (+17,6%), preparazione calcestruzzo (+7,1%) ma anche inerti (3,8%), perforazione (+10.8%) e gru a torre (14,5%).
Sull’export, i mercati di sbocco evidenziano un andamento a due direzioni. Vanno bene il mercato dell’Europa occidentale che segna un +11,4% e della Turchia con +18.7% ma anche meglio Russia e Nord America, rispettivamente +39,4% e 37,8%. Fa molto bene anche il Medio Oriente con il suo +18,9% e la Cina (+39,6%). Non da meno l’India (+22,7%) e l’Oceania (+10,5%). Risultano invece in cale le aree geografiche considerate “emergenti” come il Nord Africa (-16,9%) e l’America centro-meridionale con un netto -31,3%.
Per ciò che invece attiene l’import, nel secondo bimestre del 2018, secondo i dati dell’Osservatorio si consolida, per il settore delle macchine da costruzione, la ripresa del mercato interno. Ciò grazie soprattutto alle importazioni che hanno sfiorato un totale di ben 300 milioni di controvalore. Un dato importante che segna per altro un incremento del 22,2%.
Secondo gli indicatori si tratta di un ciclo in espansione che non dovrebbe tradire le attese di evolversi in positivo, a doppia cifra, almeno per altri due anni. Previsioni dell’Osservatorio che fino al 2020 fanno quindi ben sperare. Più nello specifico, l’aumento della domanda nazionale riguarda per lo più le macchine movimento per un +9,3% per la preparazione del calcestruzzo per un +87,2%, inerti (+24,8%) e gru a torre (49,5%). Numeri altissimi per le perforatrici: +422%.
Una sola nota negativa relativa al comparto stradale che vede una contrazione del totale delle macchine da costruzione importate, pari a circa il 6%.
In aumento invece le importazioni dalle aree di riferimento classiche, che includono i paesi fornitori come Nord America (+66,1%), Asia (+32,8%) ed Europa occidentale (+11,4%).