
Consolidare la competitività del sistema logistico nazionale attraverso il sostegno degli operatori esteri. È questo il senso dell’accordo stretto fra Agenzia ICE, Assoporti e Unione Interporti Uniti in un’ottica di ottimizzazione del posizionamento all’interno delle reti di scambio e distribuzione oltre confine.
L’accordo di collaborazione prevede lo sviluppo di attività tese alla definizione dell’offerta sia portuale che interportuale e alla promozione dei progetti di investimento. Senza dimenticare l’accompagnamento degli operatori internazionali interessati a valutare eventuali investimenti.
Il supporto dell’Agenzia ICE sarà quindi fondamentale per la capacità dei suoi Desk Attrazione Investimenti e della propria rete estera di convogliare flussi di investitori che abbiano intenzione di localizzarsi presso porti ed interporti italiani. Non solo. La promozione prevederà anche la partecipazione ai più importanti eventi internazionali di settore valorizzando, così, l’intero sistema logistico nazionale.
Come dichiarato anche dal Direttore generale dell’Agenzia, Piergiorgio Borgogelli, la sottoscrizione dell’accordo con Assoporti e Unione Interporti Uniti nasce dall’intenzione di creare una ampia e condivisa piattaforma di lavoro, strategica per i potenziali investitori.
Il programma di lavoro stabilito fra le parti dell’accordo, infatti, secondo il Direttore Borgogelli, consentirà la creazione di sinergie con i mercati esteri sui quali si è già pronti a lanciare le opportunità di investimento di concerto alle associazioni coinvolte nell’accordo.
Una sinergia che quindi realizza la disponibilità di collaborare con i player di settore, promuovendo il valore competitivo di porti ed interporti.
Una collaborazione che calza a pennello all’indomani dello scarso posizionamento dell’Italia (19esima posizione) nella lista stilata dalla Banca Mondiale sull’efficienza della logistica.
L’indice, che tiene conto di 160 paesi, colloca l’Italia in posizione medio-alta a livello mondiale. Una prospettiva che però cambia se si pensa ai paesi con cui l’Italia si confronta quotidianamente.
Da un lato infatti il nostro paese non è mai riuscito a valorizzare pienamente la sua vocazione logistica attirando i flussi di merci destinati altrove, dall’altro ha spesso peccato nel non riuscire ad offrire un sistema logistico capace di rappresentare un vantaggio vero e proprio per le imprese estere in termini di competitività.
Che non sia arrivato il momento di un’inversione di rotta?