
Quasi 4 miliardi in appena 12 mesi.
Il Politecnico di Milano ha presentato di recente i dati relativi alla crescita esponenziale dell’e-commerce in Italia. Un mercato che riconferma il suo trend con cifre assolutamente interessanti.
Partendo dai dati presentati dall’Osservatorio e-Commerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, è evidente come l’e-Commerce globale sia un traino per l’economia, grazie ad un valore superiore ai 2.500 miliardi di euro.
L’85% del totale viene chiaramente dalla Cina, seguita da US ed Europa, dove a guidare l’andamento è la Gran Bretagna con il suo 19,3% seguita dal 15,2% della Germania e della Francia, mentre la penetrazione è del 6,5% in Italia e del 6% in Spagna.
A stravolgere le prospettive non sono tanto i dati che ci ridanno la dimensione del fenomeno quanto quelli riferiti alla crescita del mercato dell’e-Commerce in relazione allo scorso anno.
È infatti proprio rispetto a questi che l’Italia registra il tasso di crescita maggiormente elevato rispetto al 2017 e rispetto agli altri paesi europei, con un +16% seguito dal 13% della Spagna, dall’11% dell’UK e dal 9% di Francia e Germania. Un dato che fa riflettere, oltre che incoraggiare i tentativi delle start up che oggi scommettono sulle vendite online.
Ma chi sono gli e-Shopper? Cosa comprano? Quanto spendono?
Seguendo i dati dell’Osservatorio e-Commerce B2c del Politecnico, in Italia i consumatori online sono circa 23,5 milioni, cioè quasi un +8% rispetto al 2017. Tra questi, 17,8 milioni sono acquirenti abituali, ovvero persone che acquistano online non solo saltuariamente e che rappresentano il 92% della domanda, spendendo mediamente intorno ai 1400 euro l’anno. Il restante 8% di acquirenti online invece spende una media di 385 euro l’anno e non acquista con una certa frequenza.
Il 38% di chi sceglie il commercio online per reperire i prodotti di cui necessita, fa acquisti fuori dal paese di appartenenza.
L’identikit dello e-Shopper italiano è, per il 54% di sesso maschile, per il 63% di età compresa fra i 25 ed i 54 anni. Il 46% risiede al Nord, il 34% al Sud e nelle Isole, mentre la fetta del 20% è composta da consumatori del Centro Italia.
I settori che registrano una crescita più alta sono l’Arredamento (+53%), il mercato dei giocattoli (+48%), il Food e Grocery (+34%) seguito dal Beauty (+31%). Per volumi d’affari invece il primo posto va sicuramente all’Elettronica che vale quasi 5 miliardi di euro (+18%) e all’Abbigliamento che ne vale 3 (+20%).
Per ciò che riguarda l’Export, l’Abbigliamento è il settore che vende di più all’estero, ritagliandosi una percentuale del 60%, seguito dall’Arredamento e dal Food, esportati nella misura del 5 e 3%, anche se risultano i prodotti Made in Italy più richiesti dai consumatori esteri.
Una crescita esponenziale quindi, ma anche inarrestabile, come evidenzia Netcomm, che mette in allerta il mondo della logistica, per cui è impossibile farsi trovare impreparati davanti ad un incremento così importante, la cui tensione è verso una continua ascesa.
Basti pensare che solo due anni fa, nel 2016, gli e-Shopper nel mondo erano 1.636 milioni, oggi passati a 1.919 con una proiezione al 2022 che li vedrà crescere ancora, fino a toccare quota 2.522 milioni.