
Sebbene la Fiera GIC vanti tra i suoi punti forti quello di coinvolgere tutta la filiera che opera introno al calcestruzzo, è proprio il calcestruzzo a rimanere protagonista indiscusso dell’evento, arrivato oggi alla giornata conclusiva.
In queste 3 giornate si è svolto un ciclo di 3 convegni sul tema “Concretezza. La durabilità delle opere in calcestruzzo armato” con il patrocinio dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza.
L’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha scelto proprio il GIC per comunicare la trasformazione ufficiale dell’ente da istituzione no profit a fondazione. Lo ha annunciato il Presidente Silvio Cocco in occasione del primo dei tre convegni del ciclo. L’Istituto è nato 16 anni fa, dall’iniziativa del suo attuale Presidente, che voleva creare un gruppo di ricerca e assistenza per gli operatori del calcestruzzo, facendo formazione sul tema. Oggi l’Istituto conta 350 ragazzi che, ogni anno, iniziano un percorso di tre anni che li porta ad ottenere il diploma di tecnologo del calcestruzzo.
Oggi l’iniziativa è finanziata dall’azienda di cui è a capo lo stesso Cocco, la Tekna Chem, azienda che in Italia fattura 20 milioni di euro e 25 all’estero. L’obiettivo di questa realtà sarebbe anche quello di essere presa ad esempio: se più aziende o gruppi di aziende finanziassero formazione e ricerca, i costi sarebbero più sostenibili e si moltiplicherebbero le occasioni di creazione di valore.
Al GIC il ciclo di incontri sul tema “Concretezza. La durabilità delle opere in calcestruzzo armato” ha proposto 3 convegni.
Giovedì 8 novembre si è parlato di “La Durabilità delle opere. NTC 2018: Aspetti progettuali e innovazioni normative. Dialogo tra i protagonisti”. È stato un momento per mettere a confronto dialetticamente le istituzioni, nazionali e locali, gli ingegneri e gli specialisti dei materiali, in modo che ciascuno possa dar voce alle proprie visioni prospettiche, disegnando gli scenari futuribili per i nostri territori.
Venerdì 9 novembre il tema era “Il ciclo del materiale dalla progettazione alla manutenzione (tecnologia, chimica, fisica, controlli…)”; un incontro per comprendere e far comprendere l’importanza del calcestruzzo dalla progettazione alla manutenzione.
Oggi, sabato 10 novembre, si parla di “Produzione, trasporto, posa in opera, manutenzione” e il focus è sulle difficoltà cantieristiche, dalla produzione al controllo del calcestruzzo.
A completare l’offerta sul tema calcestruzzo anche due mostre: la mostra fotografica La struttura della bellezza: l’opera di Pier Luigi Nervi nelle fotografie di Mario Carrieri e la mostra statica La ricerca della forma: Sergio Musumeci e il Ponte sul Basento.
Pier Luigi Nervi (Sondrio 1891 – Roma 1979) designer e costruttore, talento dell’ingegneria che ha saputo fondere cultura tecnica e cultura umanistica ha detto: “Il cemento armato è il più bel sistema costruttivo che l’umanità abbia saputo trovare fino ad oggi. Il fatto di poter creare pietre fuse, di qualunque forma, superiori alle naturali poiché capaci di resistere a tensione, ha in sé qualcosa di magico. […] Con tale materiale la fantasia costruttiva viene allargata quasi senza limiti.”