GreenRouter è la startup che aiuta le imprese a controllare l’impatto ambientale delle loro attività logistiche.

L’attenzione all’impatto sull’ambiente cresce tra le aziende che ne fanno vanto e principio.

Non è semplice però capire l’impronta ecologica della propria attività e impostare azioni in grado di ridimensionarla.

GreenRouter

Per questo motivo è nata GreenRouter, una startup italiana fondata nel 2016 dall’esperienza di Andrea Fossa, direttore Scientifico  dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, insieme ad alcuni collaboratori.

Il primo tool manageriale per la misura dell’impatto climatico sulla logistica

GreenRouter dispone del primo tool manageriale per la misura dell’impatto climatico sulla logistica. Misurando la CO2 equivalente, riesce a simulare e gestire l’impatto climatico della logistica, con il fine di renderla più sostenibile.

Sono già molte le realtà che se ne servono, grandi nomi tra cui: Conad, Luxottica, Prysmian Group, Niinivirta, Albini & Pitigliani, Traconf, Colcom.

Lo scorso luglio GreenRouter è stato certificato dallo Smart Freight Center per il calcolo delle emissioni GHG in  logistica secondo il framework GLEC. È tra i primi tool al mondo ad avere ottenuto la certificazione GLEC per  la misurazione dell’impatto nella logistica.

L’obiettivo del sistema è consentire ai manager e direttori d’azienda di prendere il controllo delle emissioni inquinanti delle attività logistiche della loro realtà, attraverso una metodologia standard condivisa.

Come si legge nel comunicato stampa ufficiale di GreenRouter “Il framework di misurazione si configura come la via principale per le aziende per contribuire alla mappatura e riduzione del proprio impatto sul clima, considerando che il trasporto è responsabile del 24% del totale delle emissioni di gas ad effetto serra in Europa”.

GreenRouter è un’eccellenza italiana, per ulteriori informazioni: www.greenrouter.it.