
Pubblicato su EUROMERCI MARZO 2015
Il presidente Yuichi Mano considera l’Italia in crescita economica e giudica il nostro paese uno interessante opportunità per la sua azienda.
Mitsubishi Caterpillar Forklift Europe – Mcfe, costituita nel 1992, produce e commercializza nel nostro continente carrelli elevatori. La Mitsubishi, casa giapponese, è uno dei più grandi produttori del settore a livello mondiale e considera di “vitale necessità una forte presenza n Europa”. La base operativa della Mcfe, che si occupa anche della commercializzazione dei prodotti, è a Almere in Olanda.
Il presidente Yuichi Mano ha recentemente visitato ad Arzigano, Vicenza, la sede della Degrocar, la società che è distributrice esclusiva, dal 1997, dei carrelli elevatori Mitsubishi in Italia. Una visita che sottolinea il forte interesse della casa giapponese per il mercato italiano, che sta dando segnali di vitalità. Infatti, importanti sono gli obiettivi che la Degrocar si è fissata per il 2015: il direttore commerciale Enrico Marcato, parlando all’annuale Dealer meeting, forte di un aumento del fatturato del 22% nel 2014, si è posto un traguardo ambizioso per l’anno in corso “porre a budget 957 carrelli”.
Abbiamo colto l’occasione della visita del signor mano per rivolgergli alcune domande.
Quali sono, secondo lei, le prospettive economiche dell’Europa e dell’area euro in particolare? Siamo di fronte a segnali positivi in termini economici?
In generale, abbiamo rilevato un buon trend di ripresa dal primo semestre del 2014, ma la ripresa stava rallentando dopo luglio 2014 a causa di molteplici situazioni di instabilità nel mondo degli affari e degli ambienti politici, come, ad esempio, la situazione in Ucraina, in Medio Oriente, le caduta del prezzo del petrolio… Se guardiamo a livello di prodotto, il segmento dei carrelli da magazzino WH è tornato ai livelli precedenti la crisi, ma il segmento CB è ancora stagnante, soprattutto per i prodotti diesel (IC). Se prendiamo in considerazione le diverse aree geografiche è possibile affermare che i paesi del sud come Italia e Spagna si stanno finalmente riprendendo. Un paese importante come la Francia, invece, è ancora in difficoltà.
Nell’attuale contesto economico, come sta andando il mercato internazionale dei carrelli elevatori? Quali sono le aree con positivi trend di sviluppo?
In generale, la domanda mondiale dell’industria dei carrelli elevatori ha un trend di ripresa solido e sta raggiungendo lo stesso livello (se non maggiore) di prima della recessione. Negli ultimi anni, il mercato statunitense ha dimostrato un forte trend di recupero che continuerà per qualche anno. Anche il mercato giapponese ha un trend di ripresa concreto. In questo senso, i mercati maturi, ad eccezione dell’Europa, sembrano avere solide opportunità di crescita. In termini di mercato emergente, la Cina continua ad essere forte e a rappresentare il più grande mercato (specialmente per gli IC) sebbene il tasso di crescita stia in qualche modo rallentando. L’Asia mostra una solida crescita, a eccezione di alcuni paesi. Il Medio Oriente ne 2015 presenta molteplici situazioni di incertezza, dovute all’instabilità politica e alla caduta del prezzo del petrolio.
In particolare, quali sono i modelli, le tipologie di carrelli che oggi incontrano maggiormente le esigenze del mercato? Il maggiore sviluppo sarà nel settore industriale o in quello della distribuzione dei servizi logistici?
In termini di prodotto, il segmento dei carrelli elettrici è quello che presenta le maggiori opportunità non solo nel mercato maturo, ma anche nei mercati emergenti a causa di una regolamentazione delle emissioni e una tendenza all’acquisto di prodotti rispettosi dell’ambiente. Analizzando i settori merceologici, i settori della distribuzione e della logistica offrono grandi opportunità ma i carrelli elevatori elettrici non hanno un peso rilevante quanto quelli da magazzino. In ogni segmento, il cliente richiederà in abbinamento ai carrelli elevatori, soluzioni globali complete per la movimentazione dei materiali.
Come vede la situazione economica italiana? Il nostro paese è per Mitsubishi un’area di rilievo? Quali obiettivi vi ponete?
L’economia italiana, dopo anni stagnanti successivi alla recessione, sembra finalmente riprendersi. Dato che il mercato italiano è focalizzato su CB elettrici e WH, come Mitsubishi crediamo di avere ancora una buona occasione per far crescere la nostra presenza in Italia, avvalendoci della nostre attività di ricerca&sviluppo e della nostra capacità di progettazione industriale in Europa. Un esempio è la recente introduzione del carrello elettrico Mitsubishi EDìA EX CB 80 Volt. Vogliamo continuare a introdurre nuovi prodotti elettrici per attirare un maggior numero di clienti europei.
Il fatto che l’Italia abbia una struttura industriale molto centrata sulle imprese medio-piccole rappresenta una difficoltà o un limite all’espansione dei carrelli elevatori?
Vediamo la tipicità del mercato italiano come un’opportunità, non come una difficoltà. In generale, i grandi clienti internazionali hanno accordi con i quattro concorrenti più importanti in Europa. Attraverso un servizio altamente qualificato e flessibile, Mitsubishi vuole espandere la propria presenza tra i clienti di medie dimensioni.
Quali pensa siano oggi gli “strumenti” più rilevanti per scalare quote di mercato: la qualità dei mezzi, quella dei servizi a disposizione dei clienti, un aiuto in termini di finanziamento, una copertusa capillare del territorio?
Nell’attuale ambiente industriale, è molto difficile differenziarsi dagli altri con la qualità del prodotto e il servizio offerto. Il mercato è maggiormente orientato verso le operazioni di noleggio. Gli strumenti finanziari diventano molto importanti per far sì che i clienti decidano di fare investimenti. Per Mitsubishi è fondamentale aumentare la propria copertura di mercato, inserendo nuovi concessionari nelle zone ancora non coperte.