
Dalla movimentazione nei magazzini ai concerti, il muletto su misura
Industrie e cantieri sono solo alcuni luoghi deputati all’uso dei muletti
Dall’inizio del XX secolo, da quando cioè fu progettato per sollevare e trasportare armamenti militari, il carrello elevatore si è evoluto e adattato ai tempi e ai luoghi.
Soprattutto a partire dagli ultimi decenni, l’affievolirsi della richiesta da parte delle industrie e il conseguente potenziamento del muletto, per adattarlo a diversi servizi, hanno determinato la crescita della domanda da parte di aziende appartenenti agli ambiti più disparati.
Il principale settore di impiego del carrello elevatore è certamente quello della movimentazione delle merci su brevi distanze, come in fabbrica, nella piccola e grande distribuzione e nei supermercati.
Alcuni modelli sono particolarmente ideali per il mercato del freddo, nell’immagazzinamento di alimenti e di prodotti farmaceutici. I muletti che possono circolare su strada sono impiegati anche nei traslochi e nel trasporto di opere d’arte e di beni di pregio.
Un altro settore che prevede un largo uso di carrelli elevatori è rappresentato dai cantieri, come quello navale, aereo o di costruzione.
Interessanti le applicazioni nelle aree archeologiche, dove i carrelli servono anche per eseguire rilevamenti fotografici dall’alto. Per il lavoro nelle miniere sono stati realizzati modelli per sollevare le ruspe, affinché sia possibile rifornirle di carburante senza movimentarle.
Infine, il muletto dimostra una grande utilità nel soccorso stradale, nella movimentazione di scenografie per teatri e sale da concerto, e di strutture, per manifestazioni ed esibizioni live.
La specializzazione delle macchine rappresenta dunque la strategia vincente per molte aziende produttrici, che sempre di più guardano alla realtà territoriale e alle sue specifiche esigenze.
Un esempio è l’adattamento di muletti per spostare le circa 20.000 sedie di Piazza San Pietro a Roma durante le celebrazioni papali: in questo caso, macchine di ultima generazione evitano le emissioni di gas di scarico all’interno dei magazzini e contribuiscono a preservare la basilica più famosa del mondo.