GoodViber
Tecnologia Bluetooth, privacy garantita, rischio di contagio da Covid ridotto. Il nuovo dispositivo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che rientra tra i dpi che beneficiano di un credito d'imposta del 50 per cento

È sicuro, perché permette di ridurre il rischio di contagio. È comodo, perché è piccolo come un portachiavi e si può legare alla cintura o al collo. E rispetta la privacy, perché non tiene traccia di nessuna informazione su chi lo utilizza. Il suo nome è GoodViber ed è il nuovo dispositivo “anti-Covid” lanciato da Tamarri Spa, azienda bolognese specializzata nella ricambistica per carrelli elevatori e macchinari industriali. Il GoodViber favorisce il mantenimento della distanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, lanciando avvisi attraverso vibrazioni, segnali acustici e led in caso di troppa vicinanza o di assembramento.

Da Good Vibes a GoodViber

Semplice, immediato, tecnologia pura. Sono queste le principali caratteristiche del GoodViber, il cui nome ha origine dall’espressione americana “Good Vibes” (vibrazioni positive), con l’aggiunta finale di “Er”, per ricordare la terra in cui è stato sviluppato e prodotto: l’Emilia Romagna. “La pandemia di Coronavirus ha colpito tutti noi a livello globale: nella vita privata, nel lavoro, come esseri umani e cittadini. La ripartenza è fondamentale, necessaria, vitale – dicono da Tamarri Spa -. Per questo, come azienda da sempre attenta alla sicurezza all’interno delle imprese, abbiamo deciso di investire in ricerca e sviluppo per realizzare questo nuovissimo dispositivo per il distanziamento sociale sul posto di lavoro“.

Tecnologia Bluetooth e privacy garantita

Il GoodViber funziona grazie alla tecnologia Bluetooth. “E’ un dispositivo che permette agli operatori di qualsiasi azienda, attività commerciale o industriale, di mantenere sempre la distanza di sicurezza”, spiegano dall’azienda, specificando che non interferisce con nessuno strumento digitale come smartphone, tablet o computer. “La tecnologia Bluetooth permette una completa autonomia ed è praticamente «immune» alle interferenze – continuano -. Quando il dispositivo ne «sente» un altro nelle vicinanze, entrambi emettono un avviso di pericolo di distanza non rispettata”. Il tutto in modo totalmente anonimo e senza alcun tracciamento. La privacy, dunque, è garantita perché il dispositivo non memorizza alcuna informazione relativa a chi lo utilizza.

Come funziona?

La tecnologia interna è stata sviluppata in modo che il GoodViber avverta quando sta per entrare in contatto con un altro dispositivo. Se la distanza impostata non viene rispettata, scatta un alert sotto forma di tre avvisi:

  • Vibrazione
  • Segnale acustico
  • Accensione di un led di colore rosso

Batteria a lunga durata e sistema anticollisione

Il GoodViber è adatto a qualsiasi tipo di attività d’impresa, che sia industriale o commerciale, anche per la sua resistenza. I materiali con cui viene prodotto sono anti-usura e, anche per questo, il dispositivo non necessita di una particolare manutenzione. La sua semplicità di utilizzo e la sua comodità si esprimono anche nella durata della batteria: fino a 24 ore di utilizzo (pari a tre turni di 8 ore). Il GoodViber è ricaricabile attraverso una semplice connessione Usb e la sua funzionalità si esprime anche nella sua versatilità. Infatti, può essere convertito anche nella tecnologia Tamarri Safe System, un sistema anticollisione che garantisce la sicurezza nella movimentazione di mezzi all’interno di aree di lavoro.

L’espressione della tecnologia Made in italy

È la rappresentazione, per l’azienda, del Made in Italy, quello vero, frutto della creatività e dello spirito di collaborazione che unisce i professionisti del nostro Paese. “Un dispositivo realizzato in Italia, grazie alla sinergia tra tecnici, ingegneri ed esperti di sicurezza – concludono da Tamarri Spa -. Un progetto nato per assicurare standard qualitativi d’eccellenza e mantenere la nostra filiera sempre viva”. Una parte di dispositivi è stata donata alle Cucine Popolari di Bologna, il cui personale li sta sperimentando ormai da qualche settimana all’interno delle mense sociali.

Credito d’imposta per l’acquisto

Un prodotto di qualità, insomma, che aiuta a lavorare in modo più sicuro. E che beneficia anche di un’agevolazione fiscale prevista dal Decreto Liquidità. Nello specifico, il governo ha previsto un credito d’imposta pari al 50 per cento delle spese ammissibili sostenute nel corso del 2020 fino ad un massimo di 20mila euro per le spese che riguardano anche i dispositivi di protezione individuale o di sicurezza, come nel caso del GoodViber, oltre che i costi di sanificazione degli ambienti.