BannerCeMATUnical: avanguardie Made in Italy? Più che altro Made in Sud Italy!

In primo piano all’Autorenew di Berlino di fine settembre per ribattere sulla propria credibilità aziendale, al culmine di due anni di grandi risultati.

Il primo vero traguardo lo ha conseguito solo un anno fa, quando è stata inserita – al Monaco Cleantech Award – nella top ten delle aziende innovative in ambito di green technology. Sempre nel 2014 le era stato attribuito il riconoscimento per la miglior presentazione al Cleantech Summit di Rotterdam.

A quanto pare, la sua fama la precede se, a parlare di CallBatt, sono soprattutto i suoi successi. Presente questo settembre alla prestigiosa Autorenew di Berlino, lo spinoff dell’Unical, Università della Calabria, ha sviluppato e commercializza una nuova tecnologia capace di aumentare l’efficienza dell’accumulo di energia elettrica, nonché la ricarica di ogni veicolo alimentato elettricamente. Ed è stata proprio Autorenew a costituire il terreno su cui presentare i propri risultati, ottenuti attraverso l’applicazione di tecnologie innovative affianco ai maggiori produttori di veicoli elettrici tra cui Ford, Tata Motors e il gruppo Peugeot-Citroen. Per le batterie, Leclanché e GNB e per i sistemi per l’accumulo di energia, Bosch.

Per CallBatt, la piazza berlinese ha rappresentato un ulteriore trampolino di lancio per la credibilità che il progetto sta raggiungendo sia nel panorama europeo che internazionale. Un evento, quello berlinese, destinato a lasciare un segno nella storia imprenditoriale di CallBatt, anche per il ruolo assegnato all’amministratore delegato dello spin-off, Gregorio Cappuccino, docente del dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Università della Calabria, coordinatore del gruppo di ricerca insieme a Francesco Amoroso. Cappuccino infatti è stato chiamato a orchestrare i lavori della prestigiosa assise scientifica tedesca e ha così commentato il successo di CallBatt: “Ciò che stiamo raccogliendo non è altro che il frutto dell’attività instancabile che ha visto la società investire prima di tutto sulla proprietà intellettuale con 2 brevetti Italiani ed uno Europeo già concessi, nonchè un brevetto europeo, due statunitensi ed uno giapponese in via di perfezionamento”.

CallBatt ha puntato con decisione anche sull’espansione commerciale, con un’offerta di prodotti per i segmenti dell’accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e la ricarica dei veicoli elettrici, unica nel suo genere. “Con l’obiettivo di fornire anche un servizio sul territorio – ha affermato l’amministratore delegato di CallBatt presente ad Autorenew – abbiamo allargato la nostra offerta introducendo una soluzione per la riduzione del consumo di elettricità necessaria per la ricarica dei carrelli elevatori elettrici, con l’obiettivo di offrire alle aziende calabresi un utile strumento per l’aumento della competività, attraverso una riduzione dei costi legati all’energia”. Una sperimentazione che sta offrendo nel settore dei muletti risultati davvero incoraggianti. “Basti pensare che la ricarica di un singolo carrello elettrico grava sulla bolletta elettrica di un’impresa per circa 1200 euro/annui e che questo costo, grazie ai caricabatterie dotati della tecnologia CallBatt, si riduce fino a 900 euro”, afferma Cappuccino. “Se a ciò aggiungiamo un allungamento della vita del pacco batterie (che costa mediamente dai 4000 ai 6000 euro), di oltre il 20%, si capisce come gli operatori abbiano tutta la convenienza all’adozione di una tecnologia che garantisce un ritorno nell’investimento nel giro di due/tre anni, ma che – aspetto tutt’altro che secondario – contribuisce anche alla riduzione dell’immissione di CO2 nell’ambiente”. “In tal senso – conclude Cappuccino – , le aziende operanti in Calabria potranno avvantaggiarsi di una serie di misure che governo regionale, nazionale e la Comunità Europea renderanno disponibili nei prossimi mesi”.