
Lunedì 9 maggio Lift Communication Italia era a Offenbach (Germania) per World of Material Handling 2016, ospite di Linde. Una giornata interessantissima, un faro puntato sul futuro del carrello elevatore.
Vi abbiamo già parlato di digitalizzazione della logistica e del carrello elevatore, raccontandovi gli interventi di Massimiliano Sammartano, Vice President Sales & Service, Marketing & Operations Linde, (Leggi qui -> Dal WoMH anticipazioni sul prossimo futuro del carrello elevatore e della logisitca), oggi continuiamo ad approfittare degli spunti del WoMH per approfondire altri interessanti argomenti come l’intralogistica automatizzata, la connessione del magazzino e l’energia.
INTRALOGISTICA AUTOMATIZZATA
La riflessione di Linde, in merito all’intralogistica automatizzata, è che il confine tra manuale e completamente automatico sta diventando sempre più sfumato, è innegabile infatti che l’offerta di carrelli elevatori che si muovono ed eseguono le proprie mansioni di sollevamento autonomamente si in crescita costante. Linde, durante il WoMH, ha parlato e ha mostrato la smart factory, la fabbrica intelligente, una dimostrazione pratica di un ciclo di lavoro a più stadi automatizzato:
– uno stoccatore verticale preleva un pallet dallo scaffale,
– lo deposita in un apposito punto di trasferimento;
– qui viene caricato da uno stoccatore
– dopo un breve tragitto viene depositato su un convogliatore
– dopo che il pallet è giunto all’altra estremità del convogliatore, viene raccolto da un Linde Factory Train in attesa
– il Linde Factory Train lo trasporta fino ad un altro scaffale
Insomma il futuro, per Linde, è già arrivato e passa per l’interazione delle macchine. “Trainare, trasportare, immagazzinare: ci sarà una soluzione automatizzata in ogni categoria – sostiene Tobias Zierhut, Head of Product & Service Marketing, Linde MH – l’interazione completamente automatizzata di diversi tipi di carrelli elevatori sarà uno dei temi del futuro, soprattutto nel collegamento tra produzione e magazzino”. Inclusa una connessione al sistema di Warehouse Management, in cui vengono analizzati i dati, generati i comandi di movimento e con il quale i collaboratori hanno sempre il controllo della posizione di tutti i carrelli elevatori o delle merci. Automazione e forme miste di carrelli elevatori entrano anche nel magazzino, una novità Linde a riguardo è il carrello combinato K-MATIC, presentato in anteprima al WoMH: con il nuovo Linde Robotics “driven by Balyo”, sul mercato a fine anno. Il carrello Linde per magazzini intensivi K-MATIC si muove all’interno della corsia grazie alla guida a induzione o alle guide meccaniche ed è in grado di prelevare la merce su entrambi i lati o di effettuare operazioni di scarico. Se durante lo svolgimento delle operazioni è necessario cambiare corsia, entra in funzione la geo-navigazione. Corridoi stretti, alta densità di carico e altezze di sollevamento di 12 metri e oltre rappresentano l’ambiente ideale per il Linde K-MATIC. Il carrello combinato sarà il quinto modello della flotta Linde Robotics, che comprende già due stoccatori (L-MATIC), un trattore (P-MATIC) ed un transpallet (T-MATIC).
CONNESSIONE
Geolacalizzazione, connessione, controllo rendono efficiente la gestione del magazzino. Linde ha sviluppato una soluzione di localizzazione a basso in collaborazione con gli specialisti del tracking di Quantitec: nel magazzino o nelle aree di produzione vengono installati i cosiddetti nodi, mediante i quali il sistema di localizzazione determina la posizione nello spazio del trasmettitore posto sul carrello elevatore. In questo modo è possibile, ad esempio, suddividere virtualmente il magazzino in più zone ed anche assegnare autorizzazioni e regole a operatori e carrelli elevatori, che possono riguardare la velocità e l’altezza di sollevamento. “Le informazioni rilevate di continuo sulla posizione dei carrelli elevatori possono però essere anche memorizzate in una sorta di mappa di calore, in grado di rappresentare il tragitto dei carrelli elevatori in un determinato intervallo di tempo – spiega Colin Flint, Responsabile di Product Marketing per Linde Connected Solutions – In futuro saremo così in grado di aiutare i nostri clienti ad ottimizzare la pianificazione dei percorsi per la loro flotta ed eliminare il rischio di incidenti su questi percorsi”.
Un’ulteriore novità della soluzione di gestione flotta connect: al WoMH: l’applicazione connect: pre-op check: il conducente di un carrello elevatore, che all’inizio del turno controlla sul carrello elevatore parametri importanti quali la pressione dei pneumatici e la presenza di eventuali danni, utilizza uno smartphone. Soltanto dopo la verifica con l’applicazione, il carrello elevatore viene sbloccato.
ENERGIA
Il sistema energetico svolge un ruolo centrale, soprattutto nei carrelli elevatori a trazione elettrica: tempi di ricarica, manutenzione e sostituzione della batteria richiedono tempo. Sistemi alternativi promettono una ricarica o un rifornimento rapido ed una migliore efficienza energetica. Linde, in occasione del WoMH ha presentato degli sviluppi innovativi per la tecnologia agli ioni di litio ed a cella a combustibile: oltre ai carrelli da magazzino, anche i primi carrelli elevatori frontali Linde con batteria agli ioni di litio e i carrelli elevatori alimentati a idrogeno già utilizzati ad esempio da DB Schenker, Daimler o BMW.
Soluzioni innovative per intervenire nei momenti di inattività che provocano costosi ritardi. Nella logistica operativa infatti, i processi vengono determinati da tempi sempre più brevi e la ricarica o sostituzione della batteria di un carrello elevatore interferiscono nel processo operativo. Questo è il punto debole della tecnologia tradizionale delle batterie piombo-acido, che si ripercuote negativamente in particolare nell’impiego su più turni. “Vogliamo mettere a disposizione del cliente il sistema energetico più efficiente per l’applicazione specifica – afferma Christophe Lautray, Chief Sales Officer di Linde Material Handling – di conseguenza, sosteniamo lo sviluppo di tecnologie che offrono i maggiori benefici dalla nostra esperienza”.
Una delle soluzioni proposte è la batteria agli ioni di litio che può essere ricaricata completamente in breve tempo; per esempio sui carrelli da magazzino Linde in una o due ore, ed è possibile anche eseguire ricariche intermedie in qualsiasi momento, senza che la durata di vita della batteria venga compromessa. Inoltre, queste batterie forniscono effettivamente circa il 95 per cento dell’energia caricata, senza compromettere le prestazioni quando il livello di carica è più basso. Ciò rende superflua la sostituzione della batteria e le batterie di scorta per un impiego su più turni, permettendo così di risparmiare tempo, spazio e denaro. Inoltre, la batteria agli ioni di litio non rilascia gas nocivi durante la fase di ricarica ed è esente da manutenzione. Di conseguenza, i carrelli elevatori possono essere ricaricati ovunque all’interno dell’impresa, non è più necessario uno spostamento o uno spazio di ricarica separato, ed i collaboratori non devono più maneggiare acidi. “Pertanto questi carrelli elevatori sono adatti in particolare nel settore alimentare ed in altri settori sensibili”, spiega Tobias Zierhut, Head of Product & Service Marketing di Linde.
Fino ad ora Linde ha offerto transpallet, commissionatori e trattori con batterie agli ioni di litio. In occasione del WoMH sono stati presentati anche uno stoccatore ed un carrello frontale con portata da 1,4 a 1,8 t. equipaggiati con questa tecnologia innovativa. Per portate superiori, Linde ha sviluppato, oltre alle batterie da 24 Volt già disponibili, una grandezza ulteriore con 48 Volt di tensione nominale. A seconda dell’utilizzo previsto, l’operatore può scegliere tra due dimensioni della batteria e due differenti caricabatteria con potenza di 9 o 18 kW.
Oltre alla batteria agli ioni di litio, Linde sostiene in modo intensivo anche lo sviluppo della cella a combustibile come sistema di energia alternativa: carrelli elevatori Linde alimentati a idrogeno e carrelli da magazzino hanno dato prova della loro validità in vari impieghi a lungo termine presso clienti come DB Schenker, BMW e Daimler.