I produttori di carrelli elevatori si stanno sempre più trasformando in ingegneri e specialisti del software, frutto della concorrenza internazionale e di clienti sempre più esigenti!
Vediamo cosa ne pensano a riguardo alcune delle principali aziende costruttrici di carrelli elevatori. Sulla rivista CeMAT Logistic Insider di maggio, abbiamo trovato i commenti di Henry Puhl, Presidente del Consiglio Direttivo AT Still di Amburgo; Michael Robig, Responsabile Marketing di Hubtex Maschinenbau GmbH & Co. KG; Mats Lindell, responsabile soluzioni di logistica di Toyota Material Handling Deutschland; Lars Brzoska Membro del Consiglio di gestione marketing e vendite Jungheinrich.

L’intralogistica fa i conti con commesse sempre più variabili, merce legata a stagionalità e tempi stretti. A tal proposto Henry Puhl (Still) pensa sia importante che i clienti possano modellare i loro processi in modo flessibile al fine di rimanere competitivi. Sostiene inoltre che è importante poter aumentare la produttività gestendo i processi con meno energia e meno risorse, per far fronte alla crescente pressione dei costi economici e ambientali.
Puhl ritiene anche che non sia più sufficiente vendere al cliente un carrello elevatore per trasportare le merci da A a B, ma che sia importante che il cliente possa gestire in modo intelligente e flessibile i processi logistici, nella maniera più conveniente per lui. L’interazione tra carrelli elevatori e tecnologia software è la chiave!

L’idea di Michael Robig (Hubtex) a riguardo è che, attualmente, i carrelli venduti siano sempre più strettamente integrati nei processi produttivi, rappresentando soluzioni economiche e individuali. La sua azienda sta cercando sviluppare prodotti plasmabili dal cliente, kit che possano essere combinati per formare un sistema completamente automatizzato. Per Robig il valore aggiunto per il cliente deriva dal coordinamento di esigenza d’uso e attrezzature.

Anche Mats Lindell (Toyata) sostiene che l’automazione dei carrelli industriali sia attualmente in rapida crescita del segmento della logistica. Lui sostiene che, accanto a benefici in termini di sicurezza, le ragioni della crescente attenzione in questo settore si trovino anche nella notevole efficienza e produttività. Egli ritiene che soluzioni automatizzate richiedano anche una consulenza trasparente, che risponda a tutte le domande del cliente sostenendolo nel processo di cambiamento che intraprende accogliendo, nella sua azienda, nuove tecnologie.

Anche in Jungheinrich la digitalizzazione e l’automazione sono tendenze molto chiare, proprio in questo Lars Brzoska, Membro del Consiglio di gestione per Marketing e Vendite, vede la nascita dell’Intralogistica 4.0. Brzoska spiega che la sua azienda sostiene i clienti nei vari processi, con il controllo e l’ottimizzazione di software, con tecnologie dei sensori in rete, veicoli e sistemi automatizzati, cercando di porsi come fornitore unico per tutte le esigenze, interlocutore unico nel percorso verso l’industria 4.0.