
Diversi imprenditori oggi sono alle prese con i finanziamenti stanziati dal PNRR, Piano di Ripresa e Resilienza che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU, il pacchetto da 750 miliardi di euro costituito per circa la metà da sovvenzioni e concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Perché, a quanto pare, accedere ai contributi non è così semplice come potrebbe sembrare.
Occorre innanzitutto un progetto industriale basato sull’innovazione digitale, sostenibile, che garantisca una maggiore inclusione sociale.
Punti fermi che ricorrono in tutti i 6 settori di intervento del PNRR, senza i quali difficilmente un’azienda potrà beneficiare del pacchetto di finanziamenti.
Approcciare ai fondi e far si che diventino una leva per il vantaggio competitivo delle aziende non è né semplice né immediato.
Spesso le aziende fanno investimenti senza tenere conto della sostenibilità finanziaria di un progetto, digitalizzano i processi interni senza prima aver compreso se la necessità aziendale – anche a lungo termine – sia davvero quella.
Questo si traduce in un dispendio di risorse a cui non corrisponde un reale beneficio. Mentre la migliore strategia per accedere a simili finanziamenti passa per un assessment aziendale che dia all’imprenditore la road map da seguire, un piano, un programma degli investimenti da fare.
La burocrazia, si sa, non è mai dalla nostra parte, malgrado le semplificazioni degli ultimi anni. E quindi spesso ricevere supporto esterno da parte di professionisti per ottenere i contributi, è l’unica strada realmente percorribile.
I 235 miliardi del PNRR: cosa c’è da sapere?
Dai dati di un’indagine sviluppata da doDigital, su un campione di 250 PMI in Italia, risulta che il 75% delle imprese intervistate riconoscono come priorità la digitalizzazione dei percorsi di comunicazione delle informazioni e della conoscenza aziendale.
Il 63% prevede di introdurre un CRM per aumentare il customer engagement.
Mentre, le PMI che oggi adottano tecnologie di gestione dei big data e di Intelligenza Artificiale equivale, rispettivamente, al 35% e al 14%. Di queste, il 52% nel primo caso e il 37% nel secondo, si aspetta di farlo entro il 2023.
Digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale sono i punti cardine di uno degli assi sui cui è fondato il PNRR, improntato a rimediare sul fronte dei danni economici e sociali dovuti alla pandemia, con l’obiettivo di eliminare le debolezze strutturali dell’economia del Paese, e di ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere.
235 sono i miliardi di Euro stanziati con il PNRR, suddivisi in 256 capitoli di spesa che includono sia finanziamenti agevolati che a fondo perduto.
Nel mese di agosto i primi 25 miliardi (di cui 9 di sovvenzioni e 16 di prestiti) sono stati erogati. E di questi, 15,7 miliardi dovranno essere utilizzati entro fine anno.
Tra i progetti a cui è destinato il numero più corposo di risorse: il programma Transizione 4.0 con 1,7 miliardi e il Fondo Simest per l’internazionalizzazione delle PMI, entrambi rientranti nella Trasformazione digitale, che assorbe in tutto 40,3 miliardi.
I Ministeri coinvolti sono 6, come le linee di intervento previste. Sono coinvolti:
- Ministero delle Infrastrutture (39 miliardi di spesa)
- Ministero della Transizione ecologica (34 miliardi)
- Ministero dello Sviluppo Economico (18 miliardi)
- Ministero dell’istruzione (17 miliardi)
- Ministero della Salute (15 miliardi)
- Ministero dell’Innovazione Tecnologica (12 miliardi).
Il 40% delle risorse sarà destinato al Mezzogiorno per permettere un parziale riequilibrio della produzione del PIL nazionale.
Si tratta di fondi che consentiranno al nostro paese di avere un PIL maggiore del 3,6% rispetto al +0,1% del 2021. Ma è bene che le imprese siano coscienti che questi finanziamenti saranno distribuiti nel corso del prossimo quinquennio.
Non c’è quindi tempo da perdere: gli imprenditori dovranno cogliere le opportunità offerte da questo ambizioso programma di riforme per rendere il contesto economico italiano più favorevole alla modernizzazione del Paese.