“Questa edizione di ISSA Pulire è stata una riscoperta del mercato italiano! Abbiamo inoltre riscontrato un interesse vero tra i visitatori che sono venuti a trovarci“.
A dirlo è Gian Paolo Accadia, Direttore generale Adiatek, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare durante l’ultima edizione di ISSA Pulire, svoltasi a Verona dal 7 al 9 settembre.

Gian Paolo Accadia non è solo il direttore generale di una delle aziende più importanti nel comparto del cleaning. È anche il rappresentante di una delle famiglie protagoniste della storia della pulizia professionale nel nostro Paese.

Figlio d’arte, suo padre Domenico Accadia fu tra i fondatori di Comac nel 1974. Ed è proprio in Comac che Gian Paolo Accadia ha mosso i primi passi nel mondo del cleaning. Qui ha anche incontrato Giuliano Rigo con cui, nel 2003 ha fondato Adiatek. Oggi l’Ing Rigo è Direttore Ricerca e Sviluppo Adiatek.

Una storia di professionalità ma anche di amicizia, di collaborazione e sostegno. “Lavoriamo insieme da 35 anni e andiamo sempre più d’accordo – racconta Accadia, che continua – pensa che i primi anni lavoravamo in ufficio insieme, lui fumava e io subivo il suo fumo passivo! Lui ha smesso nel ’97… e io ho iniziato! Ruoli inversi, ma andiamo ancora d’accordo… nonostante il fumo!”

Adiatek è nata da zero, ma con una grande idea! “Usciti da Comac avevamo già in mente che volevamo fondare un’azienda nostra – racconta Accadia – è stato mio padre a suggerirci chi coinvolgere in questa avventura ed ha avuto ragione!
Adiatek è nata ufficialmente il 26 luglio 2003 e, quell’anno, abbiamo fatturato 0, abbiamo fatto solo progettazione. Nel 2004 abbiamo fatturato 750 mila euro, quest’anno siamo a 16 milioni e mezzo. Mi ricordo che ci eravamo posti come obiettivo quello di crescere di 1 milione di euro all’anno. Nel 2023 facciamo 20 anni e faremo 20 milioni!

Ma la mia soddisfazione più grande è vedere che sta andando avanti il progetto iniziato con mio padre, e che oggi ne fanno parte anche le mie figlie. Stanno ancora studiando ma si lasciano coinvolgere, si stanno appassionando, con umiltà, impegno e sempre con il sorriso”.

Accadia, in tutti questi anni, ha visto crescere e modificarsi il comparto del cleaning italiano. Ha visto nascere Fiera Pulire a Verona, ha contribuito al suo sviluppo e alla fondazione di Afidamp, l’associazione di categoria che raccoglie i costruttori italiani di macchine per la pulizia professionale.

“Ricordo ancora – racconta Accadia – di quando non c’era la fiera di settore ma, con mio papà, eravamo presenti a Milano, alla fiera campionaria, una fiera dove potevi trovare di tutto: dallo stuzzicadenti all’elicottero. Noi eravamo lì con le nostre macchine lavapavimenti. Davanti al nostro stand c’era una giovane coppia con un carrettino da cui cucinavano e distribuivano cibo: erano Giovanni Rana e sua moglie”.

Non sono passati molti decenni ma, da questi racconti, si capisce come fosse davvero un altro mondo. Il mondo dell’impresa e anche il mondo del cleaning si sono profondamente trasformati. Più volte! L’ultima trasformazione, la più recente, si è verificata proprio in quest’ultimo biennio di pandemia.

Il cleaning oggi

Per parlare di cleaning oggi ormai non possiamo non parlare anche di industria 4.0, una spinta innovativa portata proprio dallo sviluppo tecnologico che ha incontrato alti standard ed importanti esigenze di pulito e sanificazione.

“Per rientrare nei parametri di Industri a 4.0 – specifica l’Ing. Giuliano Rigo – le macchine lavapavimenti devono rispettare determinate regole (i famosi 5 criteri + 2). La nostra R Quartz rientra nei parametri, prossimamente penseremo anche alle altre macchine della gamma.
Attenzione però perché l’accesso agli sgravi non dipende solo dalla predisposizione della macchina, ma anche dall’utilizzatore. Ci deve essere un sistema di interconnessione funzionante, quindi un sistema che invia dati (la nostra macchina) ma anche uno strumento che li riceve, un software in grado di leggere e utilizzare i dati.
Il fatto che la R Quartz rientri nei parametri per l’Idustria 4.0 è una leva commerciale molto significativa, ma la macchina è apprezzata anche per il suo valore innovativo, anche all’estero”.

Giuseppe Serrao, Responsabile vendite Adiatek ha precisato che, oltre al “robot R Quartz, che ci sta dando delle grandi soddisfazioni, abbiamo portato in fiera il nostro sistema ozono, installabile in tutte le macchine. Un sistema molto apprezzato soprattutto alla luce delle esigenze di sanificazione occorse nell’ultimo anno e mezzo.La fiera è stata molto positiva perché l’affluenza è stata buona, di persone effettivamente interessate: abbiamo visto molti utilizzatori finali (imprese di pulizia) e rivenditori in cerca delle novità da proporre all’utilizzatore finale.
Una cosa da migliorare sarà l’area dimostrativa: un’opportunità bellissima che ci ha fatto anche raccogliere contatti importanti, ma troppo piccola e poco pubblicizzata”
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Anche il Direttore generale ha voluto ribadire ancora una volta l’apprezzamento per l’affluenza alla fiera, ma con un pizzico di malinconia: “I partecipanti di quest’anno valgono moltissimo perché abbiamo visto persone davvero interessate.

Un po’ dispiace però che Verona abbia ceduto a Milano la prossima edizione, parlo da veronese e da fondatore di Afidamp. Anche se negli anni la fiera è cresciuta, resta comunque un settore di nicchia, e Verona poteva continuare dare alla fiera quel plus di accoglienza a misura d’uomo che in una metropoli temo verrà a mancare“.