La buona manutenzione
Quanto sono importanti le ispezioni periodiche per lavorare in efficienza, lontani da possibili pericoli?

Sterzo difettoso e chiavette di accensione bloccate sono solo alcuni dei numerosi difetti che si riscontrano nei carrelli elevatori. Non da ultimo, il caso trattato da un tribunale inglese in cui un diciassettenne è finito all’ospedale per due settimane.
Causa: il carrello elevatore che stava utilizzando gli ha bloccato un arto. Il dispositivo era stato preso in prestito per sei mesi da un’altra ditta che non aveva effettuato una buona manutenzione. Incidente e relativa causa per il risarcimento dei danni si sarebbero potute evitare se l’azienda avesse ottemperato agli obblighi normativi.
Non è un segreto infatti che i controlli periodici delle attrezzature di lavoro siano stabiliti dalla Direttiva 95/63/CE di emendamento della Direttiva inerente l’impiego di attrezzature operative 89/655/CEE. La revisione annuale deve essere eseguita in base ai requisiti descritti dalla EN45004. Questo documento, molto importante per tutte le aziende, richiede che l’ispezione venga effettuata da un organismo accreditato indipendente, sia rispetto al proprietario che all’utilizzatore del carrello elevatore.
Ed è per questo che in Italia, l’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro) ha varato le linee guida per il controllo periodico (tramite ispezioni annuali) dello stato di manutenzione ed efficienza dei carrelli elevatori, delle relative attrezzature e dotazioni supplementari, se presenti.
La legge richiede che queste siano ispezionate da un tecnico qualificato almeno una volta all’anno o più frequentemente se durata, condizioni di funzionamento e luogo di lavoro lo rendono necessario, allo scopo di valutarne lo stato di conservazione ed efficienza. Esiste inoltre l’obbligo di conservare una documentazione scritta che confermi che i carrelli elevatori soddisfino i rigorosi standard richiesti.
Il datore di lavoro, perciò, è tenuto a garantire che i veicoli di movimentazione interna, nonché tutti i dispositivi di sicurezza necessari alla circolazione in corsia, vengano controllati periodicamente. Un esercizio sicuro di tali veicoli dipende infatti in misura decisiva da un ottimo stato di telaio, freni, guida, gruppo sollevatore, dispositivi di sicurezza e altre parti dell’equipaggiamento.
Forse in molti lo ignorano, ma un’avaria di queste componenti, dovuta ad invecchiamento, usura, corrosione e altri danni relativi a un esercizio continuativo o da effetti esterni, potrebbe avere come conseguenza, gravi incidenti.
Al fine di individuare tutti questi fattori, sono necessarie particolari nozioni specifiche, quali quelle richieste ad esperti e tecnici specializzati che lavorano in azienda o presso il concessionario locale di carrelli elevatori. Tali figure professionali sono in grado di determinare le eventuali deviazioni dalle appropriate condizioni di efficienza e stabilire quali misure debbano essere adottate per assicurare un funzionamento sicuro.
Durante queste verifiche, un’attenzione particolarmente accurata dovrà essere data alle catene di sollevamento, poiché la legge richiede che vengano controllate trimestralmente (art. 179 Decreto Presidenziale 547/55). Inoltre, la serie di controlli si concentrerà principalmente sugli elementi del carrello che sono sottoposti ai più elevati livelli di usura e che costituiscono una minaccia per la sicurezza come, ad esempio, i cavi.

[Da Muletti Dappertutto n. 2/2016]