
Offerta debole di immobili di classe A e scarsità di terreni per nuovi sviluppi, molto presto spingeranno la domanda logistica verso le location considerate “secondarie” fino ad oggi. La spinta è dovuta alla necessità dei player e-commerce di raggiungere un numero sempre crescente di consumatori, iniziando a localizzarsi anche nel sud Italia, considerato poco attrattivo per gli investitori esteri.
Si prevede infine che nel 2022 verrà confermata la predilezione per le location prime del centro-nord Italia, in particolare per l’area di Milano e Roma, Veneto, Bologna e Firenze.
Immobiliare logistico: dati e previsioni per il 2022
A dirlo sono le previsioni di Real Estate Data Hub, il Report realizzato da Centro Studi Re/Max Italia, Avalon Real Estate e Ufficio Studi 24Max per la logistica, che è stata l’asset class immobiliare trainante del 2021, con un volume di investimenti pari a 2,7 miliardi di euro (+88% rispetto al 2020).
Stando ai dati del report, si prevede che il 2022 seguirà lo stesso trend del 2021, che ha visto l’immobiliare logistico assoluto protagonista. Con una novità dovuta a diversi fattori.
L’adeguamento dell’infrastruttura logistica alla crescita dell’e-commerce, la ricerca da parte dei player di immobili personalizzati, unitamente alla crescita dei costi delle materie prime e dei prezzi di vendita dei terreni, porteranno infatti un incremento dei canoni di locazione, soprattutto per gli immobili conformi agli standard Esg.
La crescita dei canoni riguarda anche gli immobili dell’ultimo miglio, soprattutto a Roma e Milano (65 euro al metro quadro), dato che sale a 90 euro nel caso di immobili di costruzione recente.
I canoni saranno e sono già in crescita anche in Piemonte e in Veneto, con picchi tra Torino e il Veronese (fino ai 50 €/mq). Ugualmente nell’asse Parma/Modena/Reggio Emilia.
A Piacenza e Bologna il canone medio si attesta sui 45/50 € al mq; a Firenze 55 euro e a Roma sui 50 euro al mq.
Gli investimenti su Milano e Roma
Dall’analisi degli investimenti tra il 2019 e il 2021 si conferma molta cautela.
Le location prime, registrano un volume di investimenti elevato, con canoni che arrivano anche ai 700 euro al mq annui. Si registra però, soprattutto nell’ultimo anno, un rinnovato interesse anche per le aree dell’hinterland milanese.
A Roma invece perdurano performance negative, in termini di volumi transati ed un generale approccio molto prudente degli investitori.
Le zone del centro si confermano molto attrattive registrando i canoni più elevati (intorno ai 500 euro al mq, che però raggiungono anche i 650 euro.
Valori medi che scendono per la zona EUR, a 260 euro al mq.