
All’evento organizzato da ANIMA Confindustria “I trend della meccanica: focus sostenibilità”, un importante spunto di riflessione è arrivato dall’intervento riguardante “Gli Economics di ANIMA”, con il contributo del professor Giancarlo Giudici del Politecnico di Milano.
Un’analisi riguardante i bilanci delle aziende associate a diverse filiere di ANIMA. Il ciclo positivo che ha riguardato le esportazioni nel mondo della meccanica e su come sia cambiato il concetto di sostenibilità dopo la pandemia.
Questa la panoramica di Giudici in merito agli Economics di ANIMA: “Negli ultimi anni le imprese del settore della meccanica hanno approfittato di un ciclo estremamente favorevole, anche e soprattutto legato alle esportazioni per rafforzare il proprio patrimonio. La situazione media delle aziende è molto buona dal punto di vista della solidità patrimoniale e della liquidità. Sicuramente la pandemia ha generato per alcune imprese la riduzione del volume d’affari, ma abbiamo osservato che la stragrande maggioranza delle aziende non ha rinunciato per questo a investire e, quindi, a guardare al futuro con una rinnovata spinta”.
Come è cambiato invece, il concetto di sostenibilità post pandemia?
“Il concetto di sostenibilità si è allargato ed è diventato molto più centrale a seguito della pandemia. Questo perché uno degli aspetti legati al tema riguarda proprio la sicurezza per le persone, come il diritto per gli operatori di vivere in un’azienda avendo servizi sanitari e la possibilità di lavorare in un ambiente protetto da eventuali incidenti.
Se, prima, il tema sociale era più riferito a tematiche di inclusione o relazione con le associazioni, la pandemia ha contribuito a mettere al centro dell’attenzione il fattore umano. Quindi la persona e l’importanza delle risorse umane all’interno di un’impresa hanno assunto un ruolo molto più importante”.
Cosa si intende quando si definisce la sostenibilità un valore a tutto tondo?
“La sostenibilità oggi è un valore a 360°. Se fino a qualche anno fa veniva concepito come un tema esclusivamente etico, che per un imprenditore comportava una limitazione della propria attività ed una rinuncia a dei profitti, oggi non è più così.
Essere sostenibili è a tutti gli effetti un vantaggio competitivo. Non è limitato solamente a un fattore ambientale ma è legato alla possibilità che ha l’impresa di distinguersi rispetto ai propri concorrenti. Incrementare i propri ricavi contenendo i costi, avendo così una maggiore possibilità di risparmio.
A tutto ciò aggiungiamo il tema che riguarda gli investitori, sempre più propensi a diventare soci di aziende sostenibili. Ecco quindi che il contributo dato dalla sostenibilità diventa anche un fattore di natura finanziaria e non esclusivamente operativa“.