Open Data Inail
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e aprile sono state 254.493 (+48,1% rispetto allo stesso periodo del 2021), 261 delle quali con esito mortale (-14,7%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 19.287 (+3,5%). Maglia nera Campania, Liguria e Abruzzo

Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di aprile.
Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele.

Ciò premesso, nel primo quadrimestre del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio, un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.

Analizziamo i dati nello specifico.

Denunce di infortunio: in aumento del 48,1%

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate sono state 254.493, in aumento del 48,1% rispetto al primo quadrimestre del 2021.

L’incremento riguarda i casi avvenuti in occasione di lavoro, aumentati di oltre il 50% e di quelli in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che registrano un +27,0%.

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+65,2%), seguito da Isole (+63,1%), Nord-Ovest (+57,7%), Centro (+47,9%) e Nord-Est (+29,5%).
I maggiori aumenti si sono registrati in Campania (+112,4%), Liguria (+78,9%) e Abruzzo (+74,7%).

L’aumento è legato sia alla componente femminile (+72,1%) che a quella maschile(+32,7%) e ha interessato sia i lavoratori italiani (+51,6%), sia quelli extracomunitari (+32,8%) che comunitari (+25,7%).
Quasi la metà dei casi confluisce nella classe di età compresa tra i 40 ed i 59 anni.

Casi mortali in calo

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 261, ben 45 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.

I dati evidenziano un incremento dei casi in itinere, passati da 48 a 70, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 258 a 191.

Dall’analisi territoriale emerge un decremento importante di 40 casi al Sud (da 87 a 47). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano le Marche, la Lombardia e le province autonome di Trento e Bolzano. I maggiori decrementi invece si registrano in Campania (-15), Abruzzo (-10) e Molise (-6).

In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 267 a 217 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 10 a 15) e stabili quelle degli extracomunitari (29 in entrambi i periodi). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra gli under 45 e i decrementi per i 50-64enni (da 172 a 114).

Denunce di malattia professionale

Le denunce di malattia professionale sono state 19.287, in aumento di 658 casi (+3,5%) rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+10,9%), nelle Isole (+9,2%), nel Sud (+6,8%) e nel Centro (+2,5%), e un decremento nel Nord-Est (-4,6%).

701 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori (+5,2%) e 43 in meno per le lavoratrici. L’aumento ha interessato le denunce dei lavoratori italiani (+3,3%), e dei comunitari, da 399 a 501 (+25,6%), mentre quelle degli extracomunitari risultano in calo, da 949 a 938 (-1,2%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.