
L’ottimizzazione della gestione dei near miss – nel corso degli ultimi anni – ha raggiunto un’importanza cruciale per il settore della movimentazione merci.
Rilevare, tracciare e gestire le problematiche evidenziate dai near miss, al pari di quelle poste in luce da altri eventi (come un incidente), costituisce un elemento di rilievo per incrementare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ed anche per consolidare una sensibilità maggiore in tutti i soggetti che fanno parte di un’azienda e di un processo produttivo.
Un documento, frutto del Protocollo d’Intesa tra Inail e Fincantieri, elaborato dall’azione congiunta di Inail e Gruppo Fincantieri, dal titolo “Modelli di gestione dei near miss: la diffusione della sicurezza nell’azione congiunta Inail-Financantieri”, descrive un percorso di approfondimento di un modello di gestione dei near miss con l’obiettivo di esplorare criticità applicative, opportunità e aree di miglioramento preventivo.
Near miss: la procedura che identifica le classi di gravità
Da diversi anni, si legge nel documento, in Fincantieri è stata adottata una procedura per la definizione delle modalità di gestione dei near miss.
La procedura stabilisce “come analizzare un near miss al fine di identificarne le cause, individuare le azioni correttive/preventive da attuare affinché l’evento non possa ripetersi, oltre a definire le modalità di registrazione, condivisione e comunicazione di tali eventi. La gestione documentale ed operativa è integrata con quanto contemplato dal Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro, ai sensi della norma ISO UNI 45001”.
Inoltre, la procedura aziendale “Gestione dei near miss”, stabilisce in modo chiaro ruoli e responsabilità nella gestione di quegli accadimenti pericolosi che non hanno determinato conseguenze come malattie, decenni o infortuni ma che hanno il potenziale per farlo.
Nel documento è specificato che si può parlare di near miss quando:
- un evento o un’anomalia avrebbe potuto potenzialmente causare una situazione di emergenza o un infortunio a persone oppure quando
- un danno o un infortunio è stato evitato ma l’anomalia era comunque presente.
Sono quindi considerati near miss, i danneggiamenti ai beni dell’azienda, dovuti a fattori esterni che possono avere potenziali risvolti sulla integrità fisica delle persone o degli impianti e situazioni in cui i dispositivi di sicurezza vengono trovati in condizioni di non funzionamento o messi in condizione di non funzionare o quando un impianto / apparecchiatura nuova o modificata viene avviata senza la consegna ufficiale della stessa.
Il documento include inoltre una tabella che identifica la classe di gravità dei near miss che riportiamo.
Come segnalare un near miss?
La procedura riportata nel documento, indica che le segnalazioni di incidenti sul lavoro che non generano infortuni o danni di sorta se provenienti da personale dipendente sono segnalate dai singoli lavoratori al proprio responsabile gerarchico (supervisore o preposto).
Nel caso le segnalazioni provengano invece da personale di ditte fornitrici, il lavoratore deve darne immediata evidenza al responsabile Fincantieri cui competono mansioni di interfaccia e coordinamento operativo sull’attività della Ditta.
Una volta ricevuta la segnalazione, il Responsabile dell’area interessata “analizza l’evento e ove ne rilevi le condizioni procede ad attivare il near miss, avvalendosi del supporto del proprio Capo Officina (responsabile dell’ente) e del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il processo di gestione del near miss prevede a questo punto ogni necessario approfondimento e l’acquisizione di ogni elemento utile per accertare la dinamica dell’evento, oltre a tutte le informazioni utili a dettagliare il contesto in cui lo stesso si è verificato”.
Questa attività è supportata dalla “compilazione di uno specifico modello denominato ‘Segnalazione di near miss’ con il quale vengono individuati gli aspetti di maggior rilievo sui quali incentrare il focus dell’indagine. Tale modello costituisce quindi lo strumento di raccolta dati, analisi dell’evento e suggerimento delle azioni correttive / preventive atte ad evitare il ripetersi di situazioni analoghe”.
Tutti gli elementi attinenti l’accaduto sono raccolti attraverso:
- interviste ai lavoratori eventualmente coinvolti e a tutte le persone testimoni dell’accaduto o comunque in grado di fornire informazioni;
- la ricostruzione del contesto nell’ambito del quale si è determinato il near miss con particolare riguardo agli aspetti di carattere logistico (layout, disposizione dei macchinari), tecnico (valori di pressione e temperatura di funzionamento dei macchinari), operativo (lavorazioni presenti e concomitanti), oltre ad ogni riferimento a disposizioni e procedure applicabili alla circostanza oggetto di approfondimento.
Sulla base degli elementi emersi, il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede a classificare il near miss in base alla classe di gravità ed entro 48 ore dell’evento il modello di Segnalazione di near miss compilato e firmato dal proprio Responsabile gerarchico, viene inviato dal Responsabile dell’area interessata.
Action plan: scende in campo il Team di Valutazione
Il documento si sofferma sulla determinazione della causa base e delle concause e sul piano di azione da adottare.
Determinata la causa base e le concause del near miss, il Team di Valutazione predispone un piano d’azione in cui vengono indicate tutte le azioni correttive e/o preventive da porre in essere, per ognuna delle quali è indicato il responsabile incaricato di dar loro attuazione, nonché la data entro la quale le stesse devono essere portate a completamento.
E’ chiaramente responsabilità del Capo Centro e del RSPP monitorare l’attuazione del piano e il mantenimento dei tempi per il raggiungimento della relativa implementazione. Ove ritenuto opportuno e/o necessario, si dà luogo altresì ad un aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi dell’Unità Produttiva.
Inoltre, al manifestarsi di “circostanze ripetitive in un arco temporale ravvicinato”, e, in base ai criteri di gravità, ripetitività e permanenza nel tempo definiti all’interno del Sistema di Gestione di sito, può essere formalizzata una “Non Conformità” come previsto da specifiche procedure aziendali.