
Evoluzione della logistica
Un cambiamento che lungo la linea del tempo si misura in circa 60 anni e che conduce ai moderni modelli gestionali della logistica integrata
Negli anni Cinquanta e Sessanta, la logistica era limitata alla distribuzione di un prodotto finito: il suo ruolo era definito nel supportare attività legate all’organizzazione dei magazzini così come dei trasporti in genere.
Bisognerà attendere il decennio successivo per ravvisare delle timide forme di evoluzione della logistica, quando cioè le aziende iniziano a riscontrare la necessità di migliorare i differenti segmenti dei loro cicli di distribuzione.
È comunque a partire dagli anni Ottanta che, con le nuove logiche gestionali quali il Just in time ed il Materials Requirements Planning, l’attenzione degli imprenditori si sposta su quella che è la gestione dei materiali. E’ allora che si incomincia a parlare di logistica dei materiali intesa quale la gestione di tutte le attività tese a garantire una corretta movimentazione dei materiali ed una pianificazione del rifornimento degli stessi, agli utilizzatori.
La radicale trasformazione del concetto si verifica solo in una fase successiva, quando cioè si inizia a pensare alla logistica come ad un insieme di attività operative interconnesse, che si pongono come mezzo per il raggiungimento di più elevati livelli prestazionali. Emerge quindi il concetto di logistica integrata, ovvero quel processo attraverso il quale si possono pianificare e controllare i flussi delle materie, i correlati flussi di informazioni dal luogo dove essi hanno origine fino al luogo di consumo. Con l’unico obiettivo di rendere il tutto più aderente alle richieste degli utenti finali.
Da qui, il passo verso il concetto di Supply Chain Management è breve. Le aziende prendono coscienza del fatto che migliorare la gestione dei flussi dall’interno non può prescindere dal coinvolgimento degli attori esterni e la logistica cambia forma e obiettivo. Il suo ruolo, centrale, diventa quello di riuscire a governare tutte le diverse fasi del processo di produzione sia interne che esterne, secondo una visione integrata.
Il nuovo approccio di management fa si che ogni azienda sia parte determinante di una rete che integra i suoi processi di business al fine di fornire prodotti ma anche servizi e soprattutto informazioni capaci di creare un valore aggiunto per il consumatore.
La logistica passa così dall’avere una funzione accessoria a rivestire un ruolo strategico. E questo passaggio, in molte aziende, oggi si accompagna ad una spiccata propensione ad esternalizzare le attività di trasporto e di movimentazione delle merci, affidando a terzi un compito che non rientra nel core business aziendale. Lo scopo? Sempre quello di minizzare i costi e di garantire una sempre crescente flessibilità all’intera struttura produttiva.
[Da Muletti Dappertutto n. 4/2016]