autotrasporto

La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S. accusa la politica e le sigle sindacali di non attenzionare in modo adeguato il tema del riconoscimento del lavoro usurante e della malattia professionale dell’autista di azienda privata, mentre si assiste ad una vera e propria emorragia di autisti e al collasso dell’intero comparto nazionale, soprattutto nelle Isole e nel Mezzogiorno.

E’ semplicemente assurdo che nonostante un decreto legislativo, il n. 67 del 2011, che già
riconosceva il lavoro usurante dell’autista”, denuncia la Presidente della L.A.A.I.S., Tania Andreoli, “le sigle sindacali e le grosse flotte non si preoccupano minimamente di ciò che accade intorno a loro”.

Anche il Vice Presidente della L.A.A.I.S., Giuseppe Neri, evidenzia come le condizioni di lavoro degli autisti siano peggiorate ed occorra una riforma strutturale che parta dalle Istituzioni centrali.
Viaggiamo in condizioni disumane, divenendo un tutt’uno con la cabina del camion e dormendo all’interno della stessa, in barba al Pacchetto Mobilità e alle normative vigenti in materia. Ottenere il riconoscimento del lavoro usurante in presenza di patologie severe o invalidità sarebbe quanto meno un nostro diritto acquisito e così pure dicasi per la malattia professionale”.

Dopo numerose diffide e dopo una mozione parlamentare, la Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, ha ottenuto dall’INPS il riconoscimento del lavoro usurante dell’autista (come da Messaggio dell’Istituto nr. 1301/2022).

Tutto questo non è affatto sufficiente e pone il lavoratore in condizione di dover chiedere al datore di lavoro l’esercizio di un diritto che deve assolutamente essere automatico, come negli altri Paese europei ed extra-europei. Abbiamo già avviato una procedura che svegli le coscienze addormentate prima che l’intero settore imploda e la carenza di autisti professionali non divenga un pretesto per sostituire manodopera scarsamente qualificata, ingenerando nuove povertà”.