
Le attività che si svolgono all’interno dei magazzini di stoccaggio e distribuzione sono classificate dalla normativa come situazioni di rischio medio.
La normativa definita dagli Accordi Stato Regioni risulta abbastanza riduttiva in merito alla definizione del magazzinaggio e non tiene conto di quanto poco omogenee siano le realtà incluse nel termine. Quindi la valutazione del rischio all’interno del magazzino che rientra tra gli obblighi del Datore di lavoro, deve partire dal contesto lavorativo in cui è inserito il magazzino e considerare tutte le variabili di cui è costituito.
Tra queste, ad esempio, i livelli di automazione presenti, la quantità di personale interno ed esterno che occupa o transita nell’ambiente, l’eventuale presenza di attrezzi e prodotti pericolosi.
Solo così è possibile individuare i fattori di rischio e suddividerli in tre principali macro-categorie:
- rischi connessi all’ambiente
- rischi connessi alle attrezzature
- rischi per la salute del personale.
Rischi generici e specifici
Per aumentare la sicurezza all’interno del magazzino è necessario sempre valutare sia i rischi generici che specifici legati alle attività che si svolgono.
Gli accorgimenti vanno dalle più scontate manutenzioni degli impianti elettrici alla presenza di rampe, scale, parapetti che possono causare cadute o scivolamenti.
La valutazione non può mai prescindere da considerazioni legate all’ambiente di lavoro, e quindi alla eventuale presenza di diverse temperature, fino ad una corretta illuminazione delle aree, sia artificiale che naturale.
E’ chiaro poi che all’interno del magazzino ed in considerazione della tipologia di attività che si svolge al suo interno, si potrebbe essere in presenza di un rischio chimico o biologico. Anche in questo caso, è opportuno quindi da valutare eventuali accorgimenti da adottare in ottica di prevenzione di possibili danni e incidenti.
Esattamente come all’interno di un magazzino in cui operano carrelli elevatori, mezzi automatici o meccanici, sia necessario valutare i rischi connessi alla mancanza di manutenzione (rumore, schiacciamento accidentale) e fornire adeguati DPI al personale
Anche i rischi da movimentazione manuale dei carichi non andrebbero sottovalutati. Sono infatti la tipologia di rischio che crea il maggior numero di patologie all’interno del magazzino. La valutazione, in questi casi, deve essere scrupolosa e tenere conto dei possibili effetti sull’apparato muscolo-scheletrico degli operatori.
Sicurezza in magazzino: a cosa puntare in sede di formazione
E’ possibile classificare quelli che sono i principali fattori di rischio in magazzino, che, per questa ragione, sarebbero da includere nel processo formazione dei lavoratori:
- cadute dall’alto
- caduta di materiale dall’alto o durante la movimentazione
- scivolamenti e cadute
- urti, impatti e compressioni
- movimentazione manuale dei carichi
- tagli ed abrasioni
- incidenti alla guida dei carrelli elevatori (ribaltamento, urto, investimento)
- rumore e cattiva illuminazione
- areazione dei locali non idonea
A tutto questo andrebbe aggiunto un corretto utilizzo dei DPI e degli strumenti di lavoro (quali attrezzature e macchinari), una conoscenza delle procedure di emergenza ed un abbigliamento adeguato.
Scaffalature: la sicurezza di un’adeguata soluzione logistica
Di recente, Tecnoborsa ha stimato che circa il 4% degli edifici in Italia è dotato di magazzini nei quali la scaffalatura è una soluzione logistica.
In un paese però in cui il rischio sismico è significativo, è chiaro che l’attenzione che va riservata a questo tipo di attrezzature deve essere importante.
La normativa che garantisce la sicurezza sui luoghi di lavoro (e la relativa prevenzione sismica degli edifici) prevede che oltre allo stabile debbano essere valutati sempre anche gli elementi non strutturali presenti all’interno dei magazzini. Tra questi, rientrano a pieno titolo anche le scaffalature industriali.
Infine, è necessario considerare tutte le criticità che possono incorrere all’interno di questo spazio di lavoro, legate ad attrezzature di sollevamento e adibite al trasporto di materiali.