Le verifiche sulle scaffalature sono necessarie per garantire la sicurezza del magazzino. E quando la sicurezza è garantita, le performance non possono che migliorare

I danni alle scaffalature possono causare carenze importanti nelle prestazioni ma soprattutto nella sicurezza del magazzino. Prevenirli, attraverso l’ispezione tecnica degli impianti di stoccaggio dovrebbe essere un compito in cima alle priorità aziendali, nel rispetto degli obblighi di legge.
Anche perché un programma sistematico di ispezioni non dimentichiamo che consente all’azienda di generare potenziali risparmi.
Occorrono conoscenze normative e nozioni tecniche specifiche perché tutte le variabili relative alle scaffalature e agli ambienti logistici siano attenzionate.

Il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) prevede che tutte le attrezzature di lavoro soggette ad attività che possono provocare deterioramenti in grado di generare situazioni pericolose per l’ambiente e i lavoratori, debbano essere sottoposte a controlli periodici e ad una manutenzione idonea.

Esattamente come qualsiasi strumento di lavoro anche la scaffalatura deve conservare le condizioni ottimali di servizio. Molti impianti infatti, con il tempo e l’usura rischiano di perdere i propri requisiti di portata e di stabilità.
Non è raro imbattersi della perdita delle tabelle di carico, col tempo poi i pallet variano nella dimensione e i ripiani di carico possono essere spostati; talvolta le strutture subiscono urti da parte dei carrelli elevatori o mezzi di movimentazione interna.
La naturale conseguenza è proprio quella di minare la sicurezza delle persone, dell’ambiente e dei mezzi stessi che operano all’interno di quell’ambiente di lavoro.

Quali criticità non vanno sottovalutate?

La sicurezza e la produttività delle imprese dipendono anche dalla tenuta dei magazzini. Quali sono le criticità che non bisogna sottovalutare se si vuole essere sicuri di poter contare su un sistema logistico efficiente a lungo termine?

  1. Il volume delle movimentazioni all’interno del magazzino va sempre tenuto sotto controllo per capire se ci sia o meno un incremento importante del traffico che potrebbe causare danni alle strutture
  2. La formazione degli operatori che guidano i mezzi da lavoro andrebbe verificata e sarebbe opportuno valutare eventuali danneggiamenti dovuti ad usi impropri dei mezzi (per risolverli con la prevenzione)
  3. Le modifiche in autonomia sugli scaffali, che possano comprometterne le condizioni ottimali, andrebbero evitate
  4. Il ridimensionamento degli scaffali in maniera precisa e accurata, mette al riparo da eventuali danni
  5. Età, usura del tempo ed eventuali abrasioni.

Sottovalutare questi 5 fondamentali aspetti può condurre non solamente ad un indebolimento delle scaffalature ma anche ad incidenti che possono rivelarsi gravi. Da cui poi derivano costi nettamente superiori rispetto alle più contenute opere di manutenzione.

Quali scaffalature sono soggette a ispezione obbligatoria?

Eccone un breve elenco:

  • Scaffali porta-pallet
  • Scaffali drive in o drive through
  • Piattaforme e soppalchi
  • Scaffali a ripiano
  • Sistemi di stoccaggio con shuttel
  • Magazzini automatici

Perché si possa mantenere un magazzino in sicurezza, le ispezioni periodiche sulle scaffalature devono riguardare tutti i componenti e gli accessori che la compongono o ad essa correlati.
E’ compito del Datore di Lavoro – attraverso il Responsabile della Sicurezza dei Dispositivi di Scaffalature – fissare un programma di ispezioni regolare e sensibilizzare tutti gli operatori che lavorano con le scaffalature a segnalare eventuali danni o anomalie.
Ispezioni regolari andrebbero compiute a cadenza settimanale per comprovare lo stato di mantenimento della scaffalatura in condizioni di sicurezza; per controllare la presenza ed efficacia dei dispositivi di protezione; per individuare la presenza di urti e anomalie non segnalate dal personale.

Ad intervalli di massimo 12 mesi deve invece essere eseguita un’ispezione da personale esperto che ha il compito di valutare la sicurezza della scaffalatura e anche dell’ambiente operativo.
Il report che ne deriva sarà validato nell’apposito Manuale d’uso e manutenzione – Libretto delle manutenzioni e ispezioni periodiche che andrà aggiornato e conservato per almeno 3 anni a disposizione degli organi di vigilanza.