
Quando una minaccia non è direttamente di fronte ai nostri occhi o quando non ne percepiamo immediatamente il danno, siamo abituati a non darci peso.
Forse proprio per questo le ipoacusie sono la malattia professionale più diffusa in Italia negli ultimi anni (fonte: INAIL).
E questo nonostante le norme per la gestione del rischio rumore siano ben scritte nero su bianco, così come sono noti i DPI da usare e le procedure da attuare.
Ma quali danni provoca il rumore?
Oltre alla riduzione dell’udito, che può degenerare in sordità totale, ne risentono anche i sistemi neuroregolatori (solo per dirne alcuni: il sistema nervoso, l’apparato cardiovascolare e quello endocrino). In questi casi si parla appunto di esposizione a rumori dannosi.
Vi sono poi i rumori disturbanti, ovvero tutti quei rumori che infastidiscono il lavoratore. Generano stress, fatica (soprattutto mentale), peggiorano la concentrazione, il rendimento, la comunicazione verbale e – ultimo ma non ultimo per importanza – possono interferire con la percezione dei segnali acustici di sicurezza.
Lavorazioni che espongono al rischio rumore
Alcune lavorazioni espongono al rischio rumore molto più di altre e per questo è ancora più importante progettare un efficace piano di prevenzione.
Fra queste vi sono:
- lavorazioni che prevedono taglio, frantumazione, martellatura, molatura, punzonatura, tranciatura di materiali rigidi (es. metalli)
- tessitura
- perforazioni
- impiego di seghe e piallatrici
- uso di mezzi meccanici ad aria compressa
- lavorazioni in sala macchine
- prova di motori o di armi da fuoco
Inoltre bisogna distinguere fra l’esposizione dei lavoratori al rumore e l’emissione del rumore da parte della macchina.
Il fatto che una macchina sia per sua propria caratteristica molto rumorosa va messo in relazione con il modo in cui è stata installata, in quali condizioni opera, che caratteristiche ha il luogo di lavoro in cui è posta, quali altri rumori sono presenti nella stessa area, la posizione delle persone rispetto alla macchina e i DPI utilizzati.
Rischio rumore: la prevenzione
In conclusione il rischio rumore è un nemico temibile ma non imbattibile. I produttori di macchinari, compresi i carrelli elevatori, si impegnano a renderli sempre più silenziosi. Fondamentale è poi eseguire un’accurata e puntuale valutazione dei rischi che indichi tutte le azioni preventive per tutelarsi.
Per saperne di più, Scarica la Normativa sul Rischio rumore
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