
Quello delle energie pulite è un tema di grande attualità anche per il nostro Paese.
E per un paese che guarda al futuro, è opportuno non sottovalutare una grande possibilità che ci arriva dall’economia circolare: quella di recuperare e guadagnare dal riciclo delle batterie.
E per un paese che guarda al futuro, è opportuno non sottovalutare una grande possibilità che ci arriva dall’economia circolare: quella di recuperare e guadagnare dal riciclo delle batterie.
Uno studio condotto dal Politecnico di Milano e Motus-E, in collaborazione con Strategy& Italia, ha stimato che nel 2050, dalla vendita di litio, nichel, cobalto riciclati l’Europa potrebbe ricavare circa 6 miliardi di euro. Di cui, circa 500 milioni solo per l’Italia, con una marginalità di circa 300 milioni.
Stando al report, quindi, il nostro Paese avrebbe tutte le carte in regola per dare vita ad una filiera industriale del tutto nuova, che sta dando già qualche interessante risultato. Un business nel quale inserirsi a pieno titolo se anche altri fattori contribuiranno (ad esempio lo stop alla produzione di auto diesel e a benzina).
Se è vero che il nostro futuro è quello di avere sempre più a fare con le batterie delle auto e dei veicoli elettrici, quando il parco elettrico circolante crescerà, con lui aumenteranno anche le opportunità di riciclo di metalli e altri componenti.
Il ritorno potrebbe essere importante anche in termini occupazionali.
La filiera del riciclo sarà capace di generare altri posti di lavoro, oltre ai benefici ambientali e offrire nuove possibilità di autonomia e indipendenza rispetto alle materie prime, alla loro estrazione e lavorazione. Per un Paese come l’Italia, le cui competenze ingegneristiche sono note in tutto il mondo, la scommessa sarà quello di diventare leader nel riciclo delle batterie.
Un’opportunità che potrebbe servire anche a rilanciare l’economia.
La filiera del riciclo sarà capace di generare altri posti di lavoro, oltre ai benefici ambientali e offrire nuove possibilità di autonomia e indipendenza rispetto alle materie prime, alla loro estrazione e lavorazione. Per un Paese come l’Italia, le cui competenze ingegneristiche sono note in tutto il mondo, la scommessa sarà quello di diventare leader nel riciclo delle batterie.
Un’opportunità che potrebbe servire anche a rilanciare l’economia.
Non solo: affiancare alla produzione di batterie anche il riciclo degli scarti consentirebbe ai produttori un riutilizzo della materia prima seconda derivata dai loro stessi rifiuti. Un vantaggio non di poco conto.
Per non perdere questo vantaggio competitivo, bisognerà salire sul treno dell’innovazione e investire. Per il bene dell’ambiente e di tutti coloro che lo popolano.