Batterie ioni di litio

Le batterie al piombo e agli ioni di litio sono al centro dell’attenzione per le sfide che si prospettano nel mondo automotive e nell’ambito dell’elettrificazione dei trasporti. Ma cosa succede al termine della loro vita utile? Fortunatamente, esiste già una filiera di riciclo in grado di recuperare fino al 90% delle batterie al piombo acido, ma la situazione cambia quando si parla di batterie agli ioni di litio, le quali attualmente raggiungono un tasso di recupero del solo 5% in Europa.

Nonostante le batterie agli ioni di litio stiano acquisendo sempre più importanza grazie al loro peso ridotto e all’elevata densità energetica, la filiera di riciclo rimane ancora molto arretrata rispetto a quella cinese, che ha costruito nel 2022 ben 700.000 tonnellate di batterie al litio con materiali riciclati. Le previsioni europee, invece, arrivano a una capacità di appena 200.000 tonnellate entro il 2024-2025 e 369.000 tonnellate entro il 2030.

È evidente che sia necessario lavorare per ottimizzare la filiera del riciclo, superando gli ostacoli tecnici e costruendo gli impianti adeguati. Il futuro dell’elettrificazione dei trasporti dipende anche dalla nostra capacità di riciclare in modo efficace le batterie agli ioni di litio. Dobbiamo fare tutto il possibile per preservare il nostro pianeta e il riciclo delle batterie è una delle azioni più importanti che possiamo intraprendere.

La domanda globale di batterie è destinata a crescere a dismisura

Il bando alla vendita dei veicoli con motore endotermico dal 2035, approvato dal Parlamento europeo, sta ponendo alle case automobilistiche e alle nazioni europee una serie di sfide. Tra queste, una delle più importanti è il tema del riciclo delle batterie. Ma a che punto siamo esattamente?

Secondo i dati Erion, la domanda globale di batterie crescerà di 19 volte entro il 2030, con un tasso del +25% all’anno. E la mobilità elettrica sarà responsabile del 95% della domanda di batterie. In queste condizioni, gestire questi numeri soltanto con la produzione di nuove batterie sarebbe tanto irrealistico quanto dannoso per l’ambiente. È importante ricordare che solo in Europa, ogni anno, vengono immesse sul mercato 2,5 milioni di tonnellate di batterie che, una volta esauste, produrranno altrettanti rifiuti.

Recuperare i materiali critici dalle batterie a fine vita diventa quindi una necessità impellente, soprattutto perché in Europa le miniere per estrarre questi materiali non sono molte. Nel nuovo Regolamento batterie, l’Unione Europea ha imposto un tasso di raccolta dei rifiuti di batterie per i mezzi di trasporto leggeri del 54% entro i primi otto anni dall’entrata in vigore. Inoltre, sono stati fissati obiettivi vincolanti per il contenuto di materiali riciclati per le nuove batterie prodotte da qui a otto e tredici anni: 12% (20%) di cobalto, 85% di piombo, 4% (10%) di litio e 4% (12%) di nichel.

Non rispondere adeguatamente alle sfide del riciclo delle batterie significherebbe alzare in anticipo la bandiera bianca nei confronti dell’elettrificazione dei trasporti.

Le difficoltà di reperimento delle materie prime

Il recupero dei materiali dalle batterie agli ioni di litio rappresenta una sfida complessa. Basti pensare che oggi, il litio rappresenta solo il 4% del peso totale delle batterie litio-ferro-fosfato, il che significa che il riciclo del 60% del litio corrisponde a soli l’1% del peso della batteria. Tuttavia, non va trascurata l’importanza di altri materiali come il cobalto e il nichel.

Ad esempio, un singolo pacco batteria agli ioni di litio per auto contiene circa 3,5 kg di litio, 10,9 kg di nichel, 9,8 kg di manganese e 10,9 kg di cobalto.

Attualmente vengono valorizzate solo alcune componenti delle batterie. La mancanza di una strategia integrata per valorizzare tutte le componenti è evidente e questo perché le batterie sono matrici complesse, caratterizzate da una vasta gamma di materiali e componenti, che richiedono un’approfondita analisi e tecniche selettive per il recupero dei materiali in modo efficiente e soprattutto con un alto grado di purezza, importante per la qualità del prodotto finale.