Nicola Pontini, General Manager JLG Italia, assume il ruolo di Presidente del Consiglio Italiano di IPAF

Un impegno importante che dimostra quanto JLG sia da sempre e ogni giorno di più, attenta al tema dalla sicurezza nei lavori in quota.
In JLG vigono regole severissime sulla sicurezza, che danno sempre la priorità alla tutela del lavoratore, perché possa operare senza il rischio di qualsiasi potenziale formula di infortunio.
Anche i near miss, non sono mai minimizzati e grazie ad azioni di reporting e sharing con tutto il gruppo, si evita che possano replicarsi in forme più pericolose.

Nicola Pontini, General Manager di JLG Italia, ha sempre considerato IPAF il giusto partner per diffondere la sicurezza nei lavori in quota.
“Lavoro nel settore delle piattaforme aeree da oltre 15 anni e, da sempre, per un’azienda leader di mercato come JLG di cui ho sposato pienamente il concetto di sicurezza sul lavoro come valore assoluto. È dovere nostro, come di tutti i costruttori, progettare e realizzare macchine sicure e diffondere l’importanza di un’adeguata formazione in ambito di sicurezza come fondamento del nostro lavoro. Queste le motivazioni che mi hanno spinto a cogliere con orgoglio e determinazione l’onere e l’onore della nomina di Presidente del Consiglio Italiano IPAF per i prossimi due anni”.

Per Pontini, in IPAF da inizio carriera, è giunto il momento di sedere accanto ai principali manager del settore del sollevamento in Italia, per i quali ha già proposto iniziative che dovrebbero aiutare a dare una svolta importante in un momento storico in cui gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno.
Il GM di JLG ha sottolineato l’importanza di dedicarsi alla formazione e alla importante ricaduta che il training ha all’interno del proprio bacino territoriale di competenza, sia dal punto di vista culturale che in termini di fidelizzazione della clientela.

“Con l’aiuto organizzativo di Marta Lucani, Supporto Soci e Centri di formazione, e Maurizio Quaranta, Responsabile IPAF in Italia, stiamo organizzando alcuni corsi per istruttori IPAF per aumentare il numero dei principali soggetti cui è demandata l’attività formativa in senso stretto. Al contempo siamo alla ricerca di nuovi centri di formazione che sposino il nostro modus operandi e credano alle nostre modalità etico-operative, che ricordo sono più restrittive degli standard imposti dalle norme nazionali”, ha proseguito Pontini.

Il rinnovo dei centri di formazione IPAF

Maurizio Quaranta

In occasione del prossimo SaMoTer di Verona, Maurizio Quaranta presenterà un’importante iniziativa, ovvero la possibilità rendere più competitivi i centri di formazione IPAF organizzando anche i corsi di rinnovo effettuati da altri enti.
Durante il SaMoTer, IPAF organizzerà anche la cosiddetta “piazza della sicurezza”, un luogo di incontro e scambio dove gli istruttori IPAF effettueranno dimostrazioni pratiche circa l’uso in sicurezza delle PLE, con gli ultimi modelli messi a disposizioni dai principali produttori: nell’area esterna formatori IPAF mostreranno ai visitatori l’importanza di scegliere la giusta imbragatura, come effettuare la stabilizzazione della macchina, come affrontare con efficacia e tempestività una discesa di emergenza e molto altro.

Sensibilizzare l’uso in sicurezza delle PLE

IPAF ha inoltre messo in agenda un fitto calendario di webinar e seminari, col fine di coinvolgere il maggior numero di RSPP/H&S Manager: la tecnologia a supporto della sicurezza, l’elettrificazione delle PLE, le problematiche riscontrate con le Low Level Access Machines, sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati nei prossimi mesi.

E per finire, IPAF si è votata ad una vera e propria rivoluzione digitale, che modificherà tutti i processi didattico-formativi e gestionali: dall’elearning all’ePAL, dai report sulla sicurezza alla banca dati incidenti. 

Maurizio Quaranta ha così commentato il cambio di rotta:
“È per me un vero piacere condividere con Nicola il ‘ponte di comando’ della nostra Federazione in Italia: entrambi possiamo contare su di una visione globale – a volte purtroppo anche impietosa verso il nostro Paese – data dalle nostre esperienze aziendali, ma altresì contiamo su di un’autonomia di manovra locale, sulla buona conoscenza del mercato italiano e su di uno spirito inclusivo, ingrediente quest’ultimo fondamentale per fare squadra e per crescere tutti assieme”.