
Riportiamo gli Open data Inail, dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate nel mese di febbraio 2023 dall’Istituto.
Analizziamo nello specifico i dati statistici per comprendere l’andamento degli infortuni, degli incidenti, delle patologie professionali e delle morti bianche in Italia. Informazioni sempre utili per continuare a promuovere la sicurezza e la salute sul lavoro.
Denunce di infortunio in calo rispetto al 2022
Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di febbraio 2023 sono state 86.483, in calo del 29,1% rispetto alle 121.994 del primo bimestre 2022. In lieve aumento (4,7%) rispetto al 2021 e in riduzione rispetto al 2020 (-10,4%) e al 2019 (-13,6%).
I dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano, per il primo bimestre del 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro (-33,1%), mentre quelli in itinere hanno fatto registrare un aumento del 15,5%.
Si osservano decrementi significativi degli infortuni in occasione di lavoro in alcuni settori produttivi come la Sanità e assistenza sociale (-78,9%), l’Amministrazione pubblica (-71,8%), ed anche nel Trasporto e magazzinaggio (-65,0%).
La flessione maggiore è nel Nord-Ovest (-36,3%), seguito da Sud (-32,1%), Isole (-31,5%), Centro (-27,3%) e Nord-Est (-19,5%). I maggiori decrementi percentuali si registrano nelle seguenti regioni: Campania, Liguria, Lazio e Piemonte.
Il calo riguarda un -45,1% per la componente femminile e -14,6% per quella maschile che ha interessato sia i lavoratori italiani (-32,1%) sia quelli comunitari (-26,0%) ed extracomunitari (-8,7%).
L’unica fascia di età nella quale si registrano incrementi è quella under 20 (+36,6%) e tra gli over 69 anni (+7,9%).
Morti sul lavoro: 14 in meno rispetto al primo bimestre 2022
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo bimestre 2023 sono state 100, 14 in meno rispetto alle 114 registrate nel primo bimestre 2022.
I casi mortali in itinere sono scesi da 29 a 27 e quelli avvenuti in occasione di lavoro sono passati da 85 a 73. Un incremento è registrato nel Nord-Ovest (da 29 a 35 casi) e un calo al Sud (da 23 a 14), nelle Isole (da 12 a 6), al Centro (da 27 a 23) e nel Nord-Est (da 23 a 22).
I principali decrementi si registrano in Sicilia, Lazio, Lombardia e Campania.
Gli aumenti più evidenti invece hanno interessato il Piemonte ed il Veneto.
In calo le denunce dei lavoratori italiani (da 97 a 84) e comunitari (da quattro a due), mentre aumentano quelle dei lavoratori extracomunitari (da 13 a 14). Dall’analisi per classi di età, si registrano aumenti tra i 20-24enni e tra i 55-59enni . Le diminuzioni, invece, riguardano tutte le altre fasce d’età.
Denunce di malattia professionale: +28,7%
Le denunce di malattia professionale protocollate nel primo bimestre del 2023 sono state 10.399, 2.319 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+28,7%).
In ottica di genere si rilevano 1.578 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori e 741 in più per le lavoratrici (+35,1%). L’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (+27,9%), sia quelle dei comunitari (+10,0%), che degli extracomunitari (+55,2%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio rappresentano sempre le tre prime cause di denuncia all’Istituto.