Un’attesa che durava dal 2017 che viene ripagata. Nella tarda mattinata di oggi il taglio del nastro dell’unica fiera italiana dedicata al settore delle macchine da costruzione, un comparto che vale 4 miliardi in Italia. All’inaugurazione era presente, tra gli altri, il ministro Salvini.

Dopo 6 anni di stop, torna l’unica fiera dedicata alle macchine da costruzioni, sempre più un punto di riferimento per l’Europa. Riparte SaMoTer che giunge alla 31^ edizione e presenta numeri da record: alla rassegna sono presenti 536 aziende da 23 Nazioni, suddivise in 6 padiglioni, 3 aree esterne dedicate all’esposizione e alle prove dinamiche, 106 top buyer da 32 nazioni, selezionati con Ice-Agenzia. Nel programma anche più di 80 tra convegni e workshop dedicati a tematiche di mercato e tecniche. Il settore è uno dei più importanti per l’economia italiana: si stima che il comparto raggiungerà nel 2023 un fatturato di 3,9 miliardi di euro (+15%); secondo una recente ricerca Unacea-Unione italiana macchine per costruzioni, l’export a fine anno raggiungerà quota 3,1 miliardi (+9,7% sul 2022).

Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 3 maggio, l’inaugurazione con il taglio del nastro di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Con lui il presidente di Veronafiere Federico Bricolo, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente della provincia di Verona Flavio Massimo Pasini e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

“Il miglior SaMoTer di sempre”

Il settore è in continuo sviluppo e ha bisogno del sostegno del governo – ha esordito BricoloLa presenza del ministro Salvini è un segnale importante. La manifestazione si svolge ogni tre anni ma siamo fermi dal 2017. Sei anni di stop non è da poco, ripartire non è facile ma Veronafiere ha mantenuto i contatti, anche organizzando dei webinar. Non solo SaMoTer è la fiera più importante del settore, quest’anno è un punto di riferimento per tutta Europa. È il miglior SaMoTer di sempre, con 536 espositori provenienti da 23 Paesi, distribuiti in 6 padiglioni e 3 grandi aree esterne. Abbiamo reso internazionale la fiera con la selezione di più di 100 grandi buyer selezionati dalle associazioni di categoria e partiti da oltre 30 Paesi. Un tema centrale sarà la sostenibilità, stiamo diventando partner e fornitori di servizi per i nostri espositori che possono trovare contenuti di ogni sorta ed iniziative ad hoc. I visitatori potranno trovare convegni e momenti d’incontro. I numeri ci posizionano come leader del settore delle fiere.

“Serve la partecipazione di tutti”

Sono contento della presenza di tutta la filiera istituzionale – prosegue Tommasi – Questa fiera è utile per la nostra comunità, ospitarla e dare spazio a tutti gli operatori è un orgoglio, è un vanto essere ripartiti dopo anni di stop. L’invito è quello di continuare ma serve la partecipazione di tutti, di chi subisce e di chi lavora, per poter tutti trarre i benefici nella costruzione delle opere. Grande attenzione è data alla sicurezza con formazione, competenza e rispetto delle macchine e dei lavori che si fanno. SaMoTer è un faro anche per questo.

“SaMoTer offre qualcosa di completamente nuovo”

Si tratta della rinascita di una fiera a cui ero affezionato fin da bambino – così parla dal palco del SaMoTer Lab Pasini – Vediamo macchinari che fanno tanto lavoro in poco tempo, nuove tecnologie, attrezzature e materiali come gli asfalti che vanno bene anche per il bagnato. Questo va a cozzare con la burocrazia ma per fortuna è stata approvata la riforma del codice degli appalti. Dopo 6 anni di stop, quest’anno SaMoTer offre veramente qualcosa di completamente nuovo.

“Da sempre SaMoTer è internazionale”

Stiamo parlando di un settore che ha un fatturato di quasi 4 miliardi a livello nazionale, di cui 3 vanno a finire all’estero – interviene Zaia – Da sempre SaMoTer è una fiera internazionale, questa edizione ha espositori provenienti da 23 Paesi e 32 grandi buyer provenienti dall’estero. Per fortuna con la riforma del codice degli appalti si cambia visione, sennò non ne saremmo più usciti fuori. Se oggi fosse nato Palladio non riuscirebbe a sopravvivere alla Soprintendenza.

“Da qui passa il futuro del Paese”

Chiude e taglia il nastro Salvini: “Ormai è un’abitudine partecipare alle fiere di Verona. Le costruzioni sono tutto, mi sono immerso in questi sei mesi nel ministero che dà la possibilità di far rinascere il Paese. Ora si sta parlando di alluvioni, per esempio in passato non è stato possibile costruire opere di contenimento dell’acqua. Abbiamo approvato il nuovo codice degli appalti, che entrerà in vigore il 1° luglio, e stiamo cercando di sbloccare opere visionarie. Avere macchine moderne è fondamentale, bisogna investire nella formazione tecnica, orientare i giovani e liberare manodopera. Questa più di altre è la fiera dei sì, la fiera più importante di uno dei settori più importanti in Europa. Da qua passano il futuro del Paese, l’innovazione e la digitalizzazione. Saranno gli altri a venire qui e a vedere quanto sono bravi gli italiani.