
Più tecnologie e più sinergie per superare le sfide del futuro. Con queste idee Armanni Carrelli Elevatori ha portato le sue soluzioni nella hall 10 del LogiMAT. In questa intervista, il Chief Marketing Officer Daniele Armanni parla delle novità esposte in fiera. L’azienda ha esposto parte della sua gamma prodotti, che comprende carrelli elevatori speciali per la movimentazione di bobine, la movimentazione dei fusti e una tavola elevatrice semi-elettrica per il settore automobilistico. Ha inoltre presentato una nuova macchina, la GE750, sviluppata in collaborazione con JMG. Questa macchina combina un braccio gru con un montante di sollevamento verticale, offrendo una soluzione unica per la manutenzione, la movimentazione degli stampi e le officine meccaniche. Armanni ha inoltre dichiarato di avere aspettative positive dalla LogiMAT di quest’anno vista la grande richiesta di macchine speciali da parte del mercato.

Daniele Armanni, quali novità avete portato al LogiMAT?
“Abbiamo deciso di esporre quasi tutta la nostra gamma per tipologia di prodotti. Abbiamo la famiglia del Roll Handling rappresentata dal nostro contrappesato leggero CP Light disponibile in varie configurazioni come ad esempio il mandrino interno, le pinze per bobine, gli spuntoni, le culle per bobine e altri. Nella fattispecie, il modello esposto è equipaggiato con mandrino interno che serve per ruotare la bobina da 0 a 90 gradi senza toccare la superficie esterna della bobina, evitando così il rischio di danneggiare la bobina stessa. Abbiamo la famiglia del drum handling, movimentazione fusti, rappresentata da Master, il nostro modello per utilizzo poco intensivo equipaggiato con pinza frontale per svuotamento fusti. Le recenti migliorie apportate al telaio e alla pinza ci hanno permesso di rendere ancora più efficiente il sistema di presa: è una pinza che si adatta totalmente al fusto ed è realizzata su misura e al 100% Made in Italy, è affidabile e garantisce la miglior sicurezza ed ergonomia per l’operatore. Abbiamo poi una tavola, versione semi-elettrica con spinta manuale e sollevamento elettrico, dedicata al settore automotive: è un prodotto che stiamo sviluppando in collaborazione con un uno dei top player del mercato automobilistico, ed è stata progettata per l’installazione e la sostituzione delle batterie dai veicoli elettrici: permette di regolare il pianale omnidirezionale e aggiustarsi in tutte le direzioni micrometricamente, al fine di riuscire a centrare perfettamente la batteria al di sotto del veicolo elettrico. Ha anche la funzione di piano che permette di controllare roll, pitch e yaw. È un sistema che nell’automotive in Germania ci chiedono spesso. E la stessa applicazione si può avere con un modello in versione full electric.”

Vediamo una macchina dalla colorazione verde che si discosta, almeno esteticamente, dai vostri prodotti. Di che cosa si tratta?
“Sì, come ultima macchina abbiamo portato il GE750 (MC 750 TC per JMG) che è stato sviluppato in partnership con JMG dove tramite una sinergia tra le nostre aziende è stato realizzato un lifter che combina una parte di carrello contrappesato Armanni ad un braccio gru sviluppato appunto da JMG. L’arma vincente di questo prodotto è l’unione, appunto, del braccio gru e del montante di sollevamento: grazie a questa soluzione si è infatti in grado di sollevare un carico verticalmente evitando il sollevamento “ad arco” tipico delle gru. Grazie a questa particolarità diventa la macchina ideale per molti settori, dalla manutenzione in generale, alla movimentazione degli stampi, dalle officine meccaniche alle industrie pesanti; insomma, è dedicato a tutte quelle aziende che richiedono un prodotto versatile, efficiente e compatto per svolgere operazioni di posizionamento delicato del carico. Il “GE” è stato presentato in due versioni: 750 kg e 400 kg; mentre il sollevamento in entrambi i casi arriva a 5 metri. Offriamo uno sbraccio unico sul mercato dato anche dal pistone di sollevamento imperniato alla slitta di sollevamento, non alla base come avviene nella maggior parte delle gru, e questo permette di avvicinarsi tantissimo al carico. Si aprono così scenari che nel mondo carrelli e nel mondo gru non si erano mai visti. Al fine di aumentare la sicurezza nell’utilizzo, il GE750 è stato equipaggiato con un limitatore per non ribaltare il carico a seconda del peso e dello sbraccio della gru, composto da un sistema computerizzato che rielabora e dà limite al sollevamento. È una macchina con servosterzo di serie, molto compatta, facile da guidare, agile e di dimensioni ridotte. Una soluzione vincente e per la quale ci aspettiamo una risposta positiva dal mercato.”

Sono state rispettate le aspettative che avevate da questa edizione del LogiMAT?
Nel 2022 ci sono stati molti visitatori, e in questa edizione la nostra percezione è che ce ne siano stati ancora di più. Logimat per noi è un importante rampa di lancio dove poter presentare nuovi prodotti e nuove tecnologie, incontrare clienti e rivenditori e far toccare con mano le nostre macchine “Made in Italy. È un evento che fa bene alla nostra azienda e vista la grande affluenza al nostro stand posso affermare che le aspettative sono state ripagate.”

Quali altri progetti state sviluppando?
“Ci stiamo concentrando sul lancio dei nuovi lifter gru GE400 e GE750 per i quali, insieme a JMG, stiamo definendo le ultime caratteristiche tecniche. Parallelamente, a livello strategico, stiamo investendo in ricerca e sviluppo per ottimizzare i nostri prodotti speciali al fine di renderli ancora più sicuri ed efficienti dal punto di vista produttivo e più intuitivi ed ergonomici per l’operatore. L’obiettivo è quindi quello di ottimizzare i nostri prodotti a livello produttivo e nella gestione smart della commessa per dare migliori servizi ai clienti che ogni giorno ci danno fiducia.”
