
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di aprile sono state 187.324 (-26,4% rispetto ad aprile 2022), 264 delle quali con esito mortale (+1,1%).
In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 23.869, con un incremento del +23,8%, rispetto al 2022.
Vediamo nello specifico i dati dell’Inail, suddivisi per infortuni, casi mortali e denunce di malattia professionale.
Denunce di infortunio in calo
Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di aprile 2023 sono state 187.324, in calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-26,4%).
I dati rivelano un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro pari al -30,1%, mentre quelli in itinere hanno fatto registrare un aumento dell’8,8%.
Il decremento degli infortuni in occasione di lavoro riguarda quasi tutti i settori produttivi, in particolare la Sanità e assistenza sociale (-77,2%) ma anche il Trasporto e magazzinaggio (-61,8%).
L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nelle Isole (-33,3%), seguite dal Sud (-32,9%), dal Nord-Ovest (-29,7%), dal Centro (-26,0%) e dal Nord-Est (-17,9%).
Le regioni in cui si sono registrati i maggiori decrementi sono: Campania, Liguria, Molise e Abruzzo.
Per la componente femminile si registra un -41,1% che quella maschile con un -14,2%; il decremento riguarda i lavoratori italiani (-29,4%) ed i comunitari (-23,2%) ma nche in misura minore gli extracomunitari (-5,8%).
Le diminuzioni riguardano tutte le fasce di età meno che quella under 20 (+20,3%) e quella degli over 74 anni (+2,7%).
Casi mortali: denunce stabili rispetto al 2022
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 264, tre in più rispetto alle 261 dello stesso periodo del 2022.
Il decremento riguarda solo i casi mortali in itinere, scesi da 70 a 57, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 191 a 207.
Dall’analisi territoriale emerge un incremento nel Nord-Ovest (da 74 a 79 casi), Centro (da 58 a 60) e nelle Isole (da 17 a 20).
I maggiori incrementi si segnalano in Liguria, Umbria e la Campania.
L’aumento rilevato riguarda la componente maschile (da 233 casi del 2022 a 243), mentre per quella femminile si registra un calo, da 28 a 21.
Dall’analisi per classi di età, gli aumenti riguardano gli under 29 (da 28 a 36 casi) e gli over 49 (da 133 a 161).
Denunce di malattia professionale: +23,8% rispetto al 2022
Le denunce di malattia professionale sono state 23.869, 4.582 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+23,8%).
L’incremento interessa il Nord-Est (+29,8%), il Centro (+27,8%), il Sud (+24,3%) e il Nord-Ovest (+23,6%), mentre le Isole registrano un calo (-2,0%).
3.088 sono le denunce di malattia professionale in più per i lavoratori (+21,6%), e 1.494 in più per le lavoratrici (+30,0%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (+22,9%), sia comunitari (+13,4%) che extracomunitari (+46,4%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.