
Digitalizzazione e cyber sicurezza sono i primi step per la logistica del futuro. Ma ormai prossime sono nuove tecnologie che potrebbero rivoluzionare il settore: dalla movimentazione ultraveloce alle smart road, passando per il trasporto tramite i droni. Sono queste le sfide future della logistica in Veneto e non solo. Il territorio di San Marco fa da culla a sperimentazioni in campo di nuove tecnologie per migliorare le diverse realtà logistiche e fare sistema con altre realtà. Riunite in uno speciale tavolo di lavoro di sono figure che rappresentano i diversi rami su cui si sta sviluppando la logistica dei prossimi anni, coordinati da Ferdinando Azzariti, presidente del Salone d’Impresa.
Digitalizzazione delle infrastrutture
A parlare dell’importanza della digitalizzazione nelle infrastrutture venete è Francesco Benevolo, direttore di RAM – Logistica Infrastrutture e Trasporti, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che opera per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo della realtà è sviluppare le reti di trasporto marittime come essenziale tramite di collegamento nel contesto euro-mediterraneo: “L’innovazione e la digitalizzazione servono per mettere in rete beni e persone e quindi migliorare la logistica – spiega Benevolo – In Veneto c’è una base molto adeguata per lavorare e promuovere i concetti di innovazione e digitalizzazione. Ci sono tanti nodi da connettere: il porto, importanti interporti di Padova, Verona e Rovigo, ci sono reti ferroviarie, stradali e autostradali. A livello ministeriale stiamo attuando la Piattaforma Logistica Nazionale (PNL): sono 250 milioni per creare un sistema a livello nazionale per la logistica, partendo dal portuale individuato come quello più strategico ma non dimentichiamo gli interporti. Stiamo lavorando con i porti per promuovere i Port Community System (PCS), stiamo lavorando con l’ADG Competition Europa perché vorremmo erogare dei fondi per rendere più efficiente e concreto il concetto di innovazione nel nostro Paese.”
Sicurezza e tecnologia quantistica
Andare verso una digitalizzazione della logistica vuol dire anche prendere in considerazione la cyber sicurezza. Al tavolo di lavoro è stata portata la testimonianza della start-up ThinkQuantum, spin-off dell’Università di Padova che offre soluzioni tecnologiche quantistiche per la sicurezza informatica e i sistemi di comunicazione. “Perché è importante la protezione delle informazioni che ci scambiamo? – Giuseppe Vallone, co-founder e CTO di ThinkQuantum e Università di Padova – Per la sicurezza stessa ma anche per l’autenticità del messaggio. Servono tecniche di crittografazione, l’alternativa è la “quantum key distribution”: i fotoni quando qualcuno cerca di osservare e misurare cambiano stato, ci permette di scoprire se qualcuno sta facendo un “attacco”. Abbiamo a disposizione dei dispositivi che sono in grado di usare la stessa infrastruttura ottica che usiamo per le comunicazioni. La crittografia quantistica, che serve per proteggere le informazioni, è già un prodotto commerciale, si proteggono le infrastrutture tra due data center che sono collegati da una fibra. Molto più avanzata e molto più sicura di quella attuale.”
Trasporto ultraveloce a guida vincolata: hyper transfer
Il Veneto è anche l’incubatrice della movimentazione del futuro: si parla di Hyper Transfer, i treni “proiettile”. Il consorzio formato da Webuild e Leonardo sta realizzando uno studio di fattibilità del sistema di trasporto ultraveloce a guida vincolata, il progetto getta le basi per una successiva fase di sperimentazione tra Padova Est e il Porto di Venezia. “Noi siamo bravi a fare le cose che vanno veloci, abbiamo colto la sfida dell’”aereo senza ali” – commenta Paolo Salvato, SVP Strategic Innovation Projects, Director of Business Innovation Factory di Leonardo – Tutto è cominciato 75 anni fa con veivoli commerciali e militari, così come la corsa verso lo spazio. Ci proiettiamo ai mezzi del futuro che devono essere sostenibili, avere una grande dose di autonomia e la caratteristica della velocità. Stiamo lavorando sui veivoli supersonici, droni (anche per il trasposto di persone) e caccia di sesta generazione. Fasi su cui ci stiamo impegnando per Hyper Transfer, progetto di PPI perché stiamo realizzando qualcosa che non esiste sul mercato. Non possiamo promettere di fare questa infrastruttura ma dobbiamo provarci, ci abbiamo messo i migliori ingegneri all’opera con la prima fase di studio della fattibilità quando ci sarà l’aggiudicazione definitiva. Ci sono tantissime sfide tecnologiche: siamo pronti ad affrontarle, fatto con il supporto anche di università e centri di ricerche e siamo a disposizione del territorio, siamo pronti a valutare il contributo di ognuno.”
Smart road a supporto della logistica
Al momento, però, il trasporto su strada rimane di primaria importanza. La sfida, dunque, è quella di rendere le carreggiate in cui viaggiamo ogni giorno più smart e green: nasce da qui il concetto di smart road, una strada intelligente che faccia interagire i veicoli con le strutture necessarie per la sicurezza, il comfort e la sostenibilità ambientale. “In Veneto l’innovazione è concreta e vorrei puntare sulla consapevolezza – racconta Paolo Pisani, direttore Transport Infrastructures & Logistics di AlmavivA, quanto tratta di smart road a supporto della logistica – Quando parliamo di smart road è una tecnologia già disponibile, la vera sfida è implementarla. Mancano gli autisti per i mezzi: se la smart road ci porta verso la guida autonoma forse abbiamo risolto un problema. Dobbiamo tutti essere consapevoli che abbiamo una responsabilità di sistema. Se pensiamo che l’evoluzione del trasporto passi per il singolo soggetto, abbiamo fallito. La sfida è comune, dobbiamo operativamente fare sistema e mettere a disposizione tutte le soluzioni che ognuno di noi ha sviluppato sul territorio e aiutare a fare rete, altrimenti l’intermodalità non funziona. A livello nazionale ci sono tante iniziative, siamo pronti come Paese. La smart road è una tecnologia distribuita sulla strada, non si vede e quindi prevede grandi investimenti e si vede il ritorno dopo molto tempo. Smart road fornisce in tempo reale informazioni certificate. Pianificare i viaggi, sostare per evitare il traffico e rendiamo smart anche le aree di sosta. Pensato a quanto può essere importante questo per la logistica. La tecnologia applicata alla strada non solo fornisce più sicurezza, che è un obbligo, ma possiamo accelerare la velocità commerciale di un viaggio in cui tutti possono concentrarsi sui servizi a valore aggiunto che possono arricchire la filiera.”
Progettualità aerea avanzata: droni per la movimentazione
La logistica fino ad oggi si è mossa prevalentemente su due assi di un ipotetico piano cartesiano. Come cambierebbe il ragionamento se venisse coinvolta la movimentazione “in altezza” tramite l’uso dei droni? E se le autostrade del futuro fossero sopra le nostre teste? “Transizione ecologica e digitale sono fattori strategici soprattutto per il nostro territorio, abbiamo delle straordinarie eccellenze industriali – a parlare è Claudio Canella, responsabile divisione AAM di H2C, che spiega lo stato dell’arte della progettualità aerea avanzata – Abbiamo la necessità che la rete di strade e autostrade ha dei punti di criticità, perché non usare la terza dimensione per la logistica? Perché non usare i droni? C’è una regolamentazione che ha valore europeo. Vertiporti: piccole aree dove possono atterrare e decollare aeromobili. La Regione Veneto è all’avanguardia nello sviluppo di questi elementi con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per sviluppare le attività specifiche. Il gruppo di lavoro viene condotto dalla Regione, risultato il progetto Padova Adavanced Air Mobility con l’uso dell’idrogeno green per un’ecosistema Net Zero emission.”