
Il rischio più grande per chi guida un carrello elevatore è dato dall’eventualità di ribaltamento. Una possibilità che si verifica più spesso di quanto si creda e frequentemente con conseguenze fatali. Prevenire errori procedurali, di contesto e di inadeguatezza del mezzo è essenziale per la sicurezza degli operatori.
Dinamica del ribaltamento
Perché il ribaltamento di un carrello elevatore è tanto pericoloso?
Quando il carrello elevatore si ribalta, se il conducente non è protetto da alcun sistema di ritenuta viene sbalzato fuori proprio nella direzione in cui il mezzo sta cadendo (o in altri casi, è lo stesso conducente a gettarsi di sua volontà verso l’esterno pensando erroneamente di mettersi in salvo). Questo comporta quasi sempre l’urto letale con il tetto di protezione o il travolgimento da parte del veicolo.
Quali sono le situazioni che comportano rischi maggiori?
Le situazioni più pericolose si hanno con:
- carichi sbilanciati o sovraccarichi, soprattutto quando si curva in pendenza
- pendenze rilevanti
- larghezza di transito insufficiente per compiere le manovre in sicurezza
- pavimentazioni irregolari, con buche o detriti
I sistemi di ritenuta
Quando si parla di sistemi di ritenuta, bisogna innanzitutto sapere che ve ne sono di tre diverse categorie:
- barriere laterali (meglio conosciute come “cancelletti”)
- cabina chiusa
- cinture di sicurezza
L’uso di una categoria rispetto ad un’altra dipende dal tipo di lavorazione che il conducente dovrà compiere con il carrello elevatore, in modo da agevolarlo e al tempo stesso proteggerlo nel modo migliore.
Ulteriori sistemi di protezione
I moderni carrelli elevatori presentano quasi sempre dei sistemi di controllo e prevenzione ulteriori, ad esempio:
- sistemi di interblocco o anti-slacciamento che impediscono la partenza del veicolo se la cintura di sicurezza non risulta allacciata
- sistemi di stabilità per evitare il ribaltamento del mezzo
Anche il colore delle cinture di sicurezza può aiutare: infatti colori molto evidenti permettono ai responsabili di magazzino di rilevare con maggiore facilità se i conducenti dei carrelli elevatori indossano o meno la cintura.
È evidente inoltre l’importanza di formazione e sensibilizzazione nei confronti del personale, che deve conoscere le corrette procedure e i rischi a cui va incontro, nonché il valore di rispettare la prevenzione per il proprio bene e quello dei colleghi.
Infine un buon DVR terrà conto delle situazioni specifiche presenti in una data azienda e del tipo di carrelli elevatori e sistemi di ritenuta che vengono impiegati.
La normativa
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) il 42% degli infortuni mortali tra i conducenti di carrelli elevatori sono causati dal ribaltamento.
Il D.Lgs. 81/2008 parla della necessità di “una struttura che trattenga il lavoratore sul sedile al posto di guida per evitare che, in caso di ribaltamento del carrello elevatore, essi possano essere intrappolati da parti del carrello stesso”.
Sempre il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, all’art.71 comma 1, dice che “il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti […], idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie”. In altre parole, avere carrelli elevatori vecchi non è una scusa per venire meno ai propri doveri di tutela.
Conclusioni
La differenza fra uscire dall’abitacolo (o essere sbalzati fuori) e rimanere al suo interno fa una differenza enorme: non solo nel primo caso il rischio di infortunio mortale è molto elevato, ma nel secondo il conducente potrebbe addirittura riportare solo contusioni di lieve entità! Per questo è fondamentale che i lavoratori siano consapevoli delle dinamiche e dei rischi e che i carrelli elevatori siano dotati dei sistemi di ritenuta più adeguati per il mezzo in questione e per il tipo di lavorazione per cui sarà impiegato.
Sfera Ingegneria può aiutarvi nella corretta analisi dei rischi aziendali al fine di predisporre le misure di sicurezza più adeguate, oltre a provvedere alla formazione e sensibilizzazione del personale.
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