In un periodo in cui le aziende faticano a trovare dipendenti Comac assume! E per di più assume donne, in un settore tradizionalmente maschile come quello meccanico

Comac ha posto da sempre l’accento sul perseguimento di standard di qualità elevati. Non solo dal punto di vista tecnologico e di prodotto, ma anche ambientale, etico e sociale.
Oggi infatti non è più possibile parlare di perseguire elevati standard di qualità senza prendere in considerazione aspetti quali l’etica, la sostenibilità, l’inclusione.

Se si persegue la qualità, il fare impresa non si può esaurire nella realizzazione di un prodotto. È invece indispensabile porre attenzione a tutto ciò che sta intorno a quel prodotto e all’intero percorso di realizzazione.

Comac, la cui mission è dare valore alla pulizia offrendo soluzioni che la rendano professionale e migliorino la vita delle persone, ha da tempo abbracciato questa filosofia. Una filosofia che mette in pratica quotidianamente, ma che è anche sancita ufficialmente da un percorso di certificazioni.

Le certificazioni infatti, strumento oggettivo e neutrale per valutare l’impegno delle Aziende su determinati ambiti, dimostrano quanto un’azienda riesca a tradurre in concretezza i valori proclamati, e quanto sia reale il suo impegno in ambito di qualità, nelle questioni sociali, nello sviluppo sostenibile e inclusivo.
Il percorso intrapreso da Comac ha già portato a diverse certificazioni che, oltre a valorizzare il prodotto (come nel caso della ISO14067, la certificazione Carbon Footprint), valorizzano anche il lavoro e i collaboratori.
Questo è il caso invece della certificazione SA8000, anche questa conseguita di recente.

SA8000: Valorizzare il lavoro nel cleaning

La certificazione SA8000 (tecnicamente Social Accountability) rappresenta uno standard internazionale redatto dal CEPAA (Council of Economic Priorities Accreditati on Agency).
Valuta la responsabilità sociale d’impresa, cioè come un’azienda si pone rispetto a questioni quali: diritti umani e del lavoro, tutela contro lo sfruttamento minorile e garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

Nel 2021 Comac ha scelto di intraprendere in modo volontario il percorso di certificazione SA8000. Il suo ottenimento dimostra l’eticità del ciclo produttivo e valorizza anche la professionalità delle persone coinvolte. Ma non solo. Questa certificazione dimostra che Comac si pone a garante dei loro diritti e accoglie la responsabilità di essere, per i lavoratori, un ambiente sano, dove le persone possano lavorare, collaborando, sostenendo e condividendo le scelte etiche fatte dall’azienda.

Comac in questo modo sta dimostrando di avere a cuore i suoi collaboratori” È la via migliore per far si che anche i collaboratori abbiano a cuore l’azienda, il prodotto e il lavoro e diano dunque il meglio di sé per raggiungere gli obiettivi aziendali.

La fidelizzazione dei collaborati e l’attrazione di manodopera sono temi molto sentiti in questo periodo storico. Il cleaning non fa eccezione: le aziende lamentano la difficoltà a trovare lavoratori e temono di perdere quelli che hanno in organico.

Un approccio attento, etico e inclusivo verso il mondo del lavoro, risponde anche a questo tipo di criticità. Comac ne è la prova.

In un periodo in cui le aziende faticano a trovare dipendenti Comac assume! E per di più assume donne, in un settore tradizionalmente maschile come quello meccanico.
A febbraio 2023 il numero delle lavoratrici di Comac Italia è aumentato del 20% rispetto al 2022, portando la componente femminile ad essere il 22% del totale. Un trend positivo soprattutto se pensiamo che l’azienda opera nel settore metalmeccanico, notoriamente famoso per la scarsa presenza femminile. Sono infatti raddoppiate le donne attive nei reparti produttivi composti da montaggio, imballaggio e magazzino.

I vantaggi di un approccio etico e inclusivo

Sarebbe un errore pensare che un approccio etico e inclusivo al business sia motivato solo da uno spiccato senso di responsabilità verso il mondo, o sia una prerogativa di imprenditori buoni e altruisti.

L’approccio etico si sta dimostrando vantaggioso anche per la redditività delle aziende.
In fondo un approccio etico, a ben vedere, non è altro che un approccio lungimirante.
È ampliare lo sguardo, fare attenzione a tutti i passaggi che portano alla realizzazione dell’obiettivo, e assicurarsi che ciascuno di essi sia solido e sostenibile nel vero senso del termine, cioè in condizione di durare nel tempo.

Un approccio etico al lavoro rende l’azienda attrattiva per nuovi talenti e fidelizza i collaboratori.

Secondo Comac inoltre, una presenza equilibrata di uomini e donne, oltre a migliorare l’immagine aziendale, aumenta la produttività con un incremento dei risultati finanziari.
La parità di genere aumenta la creatività, e la creatività è indispensabile per promuovere processi di innovazione. Spesso contribuisce anche a rendere l’ambiente più collaborativo.

Si tratta quindi di una strategia vincente per tutte le aziende che vogliono rimanere competitive e sostenibili nel lungo termine.

Per ora si tratta di comportamenti virtuosi lasciati alla volontarietà, come scegliere di ottenere la certificazione SA8000. In un prossimo futuro però non si esclude possa diventare un obbligo.

La parità di genere fa parte degli obiettivi inseriti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel 2015. Questo significa che i 193 Paesi membri dell’ONU che hanno sottoscritto il programma, dovranno legiferare per eliminare il gender gap e le imprese, in qualità di attori dell’Agenda, dovranno mettere in atto politiche aziendali di inclusione per raggiungere la parità di genere.

A quanto pare alcune aziende, come Comac, hanno già abbracciato questo nuovo paradigma che lega il profitto a valori positivi, come la condivisione d’intenti, il rispetto e il miglioramento reciproco, abbandonando invece vecchie logiche di sfruttamento e potere.

Speriamo possano essere di esempio per molte altre realtà!