Le competenze sono fondamentali, anche nel comparto del cleaning.

La pandemia l’ha sottolineato: formazione e qualificazione degli operatori delle pulizie sono fondamentali per la fornitura di servizi di pulizia di qualità e standard di sicurezza elevati.

La cura della formazione degli operatori, oltre a dare un servizio migliore, accresce anche il valore di tutto il comparto. La crescita costante del settore avvenuta negli ultimi 30 anni è, senza dubbio, strettamente legata alla sua professionalizzazione, per la quale la formazione è centrale.

Quindi: a che punto è la formazione nel settore cleaning?

A questa domanda ha risposto uno studio, parte del progetto finanziato dall’UE “SK-Clean. La digitalizzazione nel settore delle pulizie: sostenere la transizione delle competenze degli operatori delle pulizie”, promosso dall’EFCI (European Cleaning and Facility Services Industry).

Questo rapporto presenta una panoramica dei diversi sistemi e realtà di formazione nel settore della pulizia industriale in 15 Stati membri europei. Da questa iniziale mappatura, SK-Clean ha poi valutato l’impatto della digitalizzazione sulle competenze e nella formazione nel settore delle pulizie industriali, di cui abbiamo già parlato qui: La digitalizzazione delle competenze per gli operatori di pulizia: i risultati della ricerca.

In questo articolo vogliamo invece soffermarci sulla mappatura riguardante lo stato del sistema formativo europeo del cleaning.

I dati sono stati raccolti sottoponendo un questionario online ai maggiori esperti nel campo dell’ istruzione e formazione professionale nel settore delle pulizie, per i 15 paesi UE che hanno partecipato. Successivamente si è passati a delle interviste condotte da esperti (condotte in videochiamata a causa del COVID-19).

L’analisi è stata fatta sulla base della definizione dell’istruzione e formazione professionale (IFP) a livello di UE: la formazione di competenze e l’insegnamento del sapere relativo a un’area commerciale specifica, occupazione o vocazione in cui lo studente o impiegato desidera partecipare.

La formazione professionale può avvenire principalmente in 3 modi:

  • essere condotta da un istituto di formazione, come parte dell’educazione secondaria o terziaria
  • essere parte della formazione iniziale durante l’impiego, per esempio come apprendista
  • una combinazione di educazione formale e formazione sul lavoro

L’analisi è stata fatta seguendo modelli del CEDEFOP, Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale.

Come era facile prevedere, dai 15 paesi analizzati sono emersi una larga varietà di approcci nazionali differenti, con contenuti e regolamentazioni proprie.

Per analizzare e comparare sistemi così diversi, sono stati individuati degli indicatori chiave che caratterizzano un sistema di IFP nel settore delle pulizie industriali, permettendo così un paragone diretto tra i vari sistemi.

Gli aspetti che sono stati analizzati:

  • Tipi di sistemi IFP specifici e differenze
  • Qualifiche professionali
  • Formazione professionale
  • Forza lavoro nel settore delle pulizie industriali
  • Modalità di finanziamento del sistema
  • Ruolo delle parti sociali nel definire aspetti dei sistemi IFP negli accordi che seguono contrattazioni collettive
  • Profili lavorativi e ruoli esistenti e corrispondenti formazioni (Livelli QEQ)

Tipi di Sistemi IFP

Dai dati è emerso che, pur esistendo diverse tipologie di sistema formativo in Europa per il settore delle pulizie, si possono individuare 4 macro tipologie. Nessuna esiste in modo puro e ideale, ma questa distinzione permette di avere miglior precisione nel confronto.

Sistema di IFP regolato dallo stato

Il governo e le autorità nazionali, regionali o locali sono i principali responsabili di tutti o della maggior parte degli aspetti inerenti qualifiche professionali e formazione professionale generale: programmi dei corsi, gestione degli istituti di istruzione professionale (scuole, scuole superiori, strutture di formazione ecc.) e degli esami e certificazioni.

Sistemi di questo tipo spesso sono finanziati pubblicamente e il supporto finanziario può essere disponibile per studenti, tirocinanti e allievi e persino come rimborso per i datori di lavoro.

Sistema di IFP co-regolato

In questo tipo di organizzazione la responsabilità è condivisa tra governo da un lato e rappresentanti dell’industria.
Le parti sociali definiscono i percorsi di studio, che poi vengono  approvati dal governo. Gli enti di formazione sono gestiti da associazioni di settore e controllati in modo indipendente.
In alcuni casi le Camere di Industria e Commercio sostengono esami e forniscono certificazioni di competenze e altre qualifiche.
I finanziamenti sono per lo più condivisi.

Sistema di IFP autoregolato

In questi sistemi sono sovente le associazioni di categoria a definire qualifiche ed eventuali percorsi, senza una regolamentazione statale o standard ufficiali.
I corsi di formazione sono forniti da enti di formazione privati o organizzati dalle aziende stesse, talvolta con il supporto delle associazioni di categoria. Va da sé che il finanziamento di queste iniziative non può che essere privato.

Sistema di IFP non regolato

Qualsiasi tipo di formazione è interamente subordinata alla discrezionalità e al finanziamento delle singole aziende.

Nessuno dei quattro sistemi di IFP esiste in modo puro e ideale in nessuna delle giurisdizioni esaminate: la distinzione individuale permette però di avere miglior precisione e confronto.

Qualifiche professionali

Per qualifica professionale si intende il riconoscimento, a livello statale, di un certo percorso di studi che abilita a svolgere una determinata occupazione.

Nel settore delle pulizie industriali, queste qualifiche professionali in UE esistono solo in alcuni stati, e soprattutto in quelli che hanno un sistema di apprendistato altamente regolamentato.

Formazione professionale

Nei paesi dell’UE, la gamma dei percorsi formativi nel settore delle pulizie industriali è ampissima. Ci sono corsi introduttivi di base (spesso in house), fino a corsi sofisticati che insegnano abilità e competenze di pulizia altamente specializzate.

Gli attori della formazione professionale possono includere organismi industriali e parti sociali, autorità educative, nonché singole aziende e fornitori di formazione di terze parti.

In questo settore ritroviamo una caratteristica tipica dell’istruzione e formazione professionale: spessissimo sono i datori di lavoro a formare la propria forza lavoro, i dipendenti ricevono le competenze sul posto di lavoro.

Forza lavoro

Le caratteristiche della forza lavoro nel settore delle pulizie dipendono e rispecchiano altri aspetti del paese a cui si fa riferimento:

  • sistema educativo e culturale
  • esigenze di formazione per alcune abilità non legate alle pulizie (ad esempio la lingua)
  • politiche di assunzione vigenti nello stato

In molti dei paesi analizzati un cospicuo numero di impiegati del settore delle pulizie industriali sono migranti, sia lavoratori dell’UE che extra-UE.

Finanziamento

Come abbiamo visto la distinzione in sistemi di IFP, esiste di conseguenza anche una distinzione per i finanziamenti delle attività formative, che possono essere a carico dello stato, delle imprese, delle associazioni di categoria o del singolo… o un mix di questi attori.

Parti sociali

Nel comparto del cleaning, gli attori coinvolti nelle dinamiche formative sono diversi e collaborano su diversi aspetti della formazione, come ad esempio la definizione dei percorsi formativi o le diverse  qualifiche che fanno parte degli accordi di contratti collettivi.

Lavori e formazioni corrispondenti (Livelli QEQ)

Il rapporto ha cercato di analizzare i diversi livelli di formazione per paese, distinguendo i profili professionali. Il riferimento usato è il Quadro Europeo delle Qualifiche (QEQ), creato dalla Commissione Europea nel 2008, e i corrispondenti livelli di istruzione di formazione/qualificazione.

Livelli QEQ 1 e 2: qualifiche IFP di base non specializzate, corrispondono a lavori poco qualificati.
Nel settore delle pulizie di norma non è obbligatorio il diploma di scuola media superiore per entrare nel mondo del lavoro a questi livelli.

Livello QEQ 3: comprende qualifiche IFP normalmente ottenute a livello secondario che corrisponde ai profili di competenze di lavori come tecnici o operatori.
Nel settore delle pulizie di norma a quel livello è obbligatorio il diploma di scuola secondaria.

Livello QEQ 4: comprende qualifiche IFP che vengono normalmente ottenute al livello secondario superiore e corrispondono a profili di competenze di lavori come tecnici specializzati o operatori specializzati.
Nel settore delle pulizie di norma a quel livello sono obbligatori un diploma di scuola secondaria superiore o una formazione specialistica.

 Livelli QEQ 5 e 6 comprendono qualifiche IFP che sono normalmente ottenute a livello post-secondario superiore e corrispondono a profili di competenze di posti di lavoro come team leader o project manager.
Nel settore delle pulizie a questi livelli sono normalmente obbligatorie una formazione altamente specializzata oltre al diploma di scuola secondaria superiore.

A che punto è l’Italia? Leggi anche:

La formazione nel cleaning in Italia secondo la mappatura europea dell’EFCI

Vedi qui il report completo