Nel vasto panorama industriale, le scaffalature rappresentano un elemento cruciale per l’organizzazione e gestione dei magazzini.

Tuttavia, malgrado la loro importanza, molte di queste strutture hanno accumulato un’età che potrebbe sollevare dubbi sulla loro sicurezza.
Pertanto, per strutture datate e non, diventa imprescindibile effettuare ispezioni regolari, al fine di proteggere le aziende da potenziali incidenti.

Le conseguenze di un cedimento delle scaffalature industriali possono essere disastrose. Oltre alla perdita di merci preziose e di mezzi da lavoro, i danni strutturali richiedono costose riparazioni e interruzioni delle attività.

Ispezione periodica scaffalature metalliche industriali: l’impianto normativo europeo

L’ispezione di un impianto di scaffalature metalliche industriali si pone come obiettivo l’applicazione delle norme europee UNI-EN 15635, UNI-EN 15629 e UNI-EN 11636.

  • La UNI-EN 15635 fornisce tutte le indicazioni in merito agli aspetti operativi per la sicurezza strutturale; ha come scopo la riduzione di danni e rischi dovuti a operazioni non sicure.
  • La UNI-EN 15629 fornisce invece le indicazioni per le specifiche tecniche che consentono la progettazione della scaffalatura.
  • Infine, la UNI-EN 11636 determina lo stato funzionale di una scaffalatura in uso. Insieme alla UNI-EN 15620, definisce, inoltre, le tolleranze e le deformazioni ammissibili per lavorare in sicurezza.

Attendendosi alla UNI-EN 15635, l’ispezione analizza quindi l’aspetto funzionale, che include la rilevazione di fattori tra cui: luminosità, stato della pavimentazione, dimensione delle corsie tra gli scaffali, in cui viene movimentata la merce con i mezzi utilizzati dalle aziende e l’ordine del magazzino.
All’analisi dello stato funzionale, si associa anche la rilevazione e classificazione del danno eventuale a carico della scaffalatura industriale.

Nello specifico, secondo la norma, i danni vengono catalogati entro 3 range di riferimento, determinati dall’entità del danno stesso:

  • Danno che non inficia la struttura (bollino verde – la struttura deve essere monitorata per verificare eventuali aggravamenti)
  • Danno che richiede la sostituzione di componenti della scaffalatura in tempi brevi (bollino giallo – sostituzione del ricambio non oltre 60 giorni)
  • Danno grave che obbliga lo svuotamento della porzione di magazzino interessata dal danno (bollino rosso – sostituzione della componente danneggiata con estrema urgenza).

La normativa europea suggerisce inoltre che queste ispezioni vengano eseguite ogni 12 mesi.

Come viene effettuata un’ispezione ad un impianto di scaffalature industriali?

L’ispezione mira a identificare lo stato di una scaffalatura in uso e ad assicurarne il grado di sicurezza. La responsabilità delle verifiche ricade sul titolare-proprietario, che a sua volta ha l’obbligo di nominare un responsabile alla sicurezza.

Attraverso un’ispezione approfondita, si possono identificare potenziali criticità quali la corrosione, le saldature difettose o le parti danneggiate, la presenza di ruggine, consentendo alle aziende di adottare tempestive misure correttive.

Parte essenziale dell’ispezione del magazzino è la validazione del montaggio, utile ad attestare che le strutture siano state assemblate e installate secondo le norme.

A campione, vengono effettuati i controlli sui fissaggi dei bulloni e dei tasselli a pavimento attraverso l’utilizzo di una chiave dinamometrica.
Viene verificata la presenza di protezioni anticaduta (soprattutto in prossimità di passaggi pedonali) e si verifica che il layout iniziale del magazzino corrisponda all’attuale impianto.

Si misura la flessione delle travi e si stabilisce quale sia la causa scatenante: se un sovraccarico o un difetto sul quale può rendersi necessario agire.

Viene poi verificato che tutti i correnti siano dotati di spinette di sicurezza e ci si assicura dello stato dei montanti (per comprendere se siano o meno danneggiati da urti dovuti ai mezzi di movimentazione merci).

Un’attenzione particolare è riservata anche al posizionamento dei bancali (conforme all’unità di carico), alla presenza di fissaggi al muro e all’idoneità della flotta utilizzata per la movimentazione.

Infine, viene effettuato un check della documentazione cartacea: viene verificato se esposta, se completa e se di chiara lettura per gli utilizzatori.

Scaffalature industriali: soluzioni standard o customizzate?

EMAF certifica le tue scaffalature industriali

Nel core business di Emaf, realtà italiana attiva nella produzione di scaffalature industriali, le ispezioni certificate occupano un ruolo sempre più rilevante. Tanto da richiedere l’inserimento di un’ulteriore figura in azienda, che sarà operativa da settembre.

Certificati da Aisem, Associazione Italiana Sistemi Sollevamento, Anima Confindustria e Cisi, Costruttori Italiani Scaffalature Industriali, i tecnici ispettori EMAF agiscono in ottemperanza alla normativa europea.

Ogni ispezione eseguita si pone come obiettivo anche quello di istruire e formare i responsabili di magazzino delle aziende, che sono poi coloro che durante l’intero arco dell’anno vengono a conoscenza delle principali criticità che mostrano le strutture.
É con loro che si interfaccia EMAF per una immediata valutazione dell’entità di eventuali danni.
Un modus operandi che consente di avere un monitoraggio 12 mesi l’anno e non avere sorprese.

Dare per scontata la sicurezza delle scaffalature industriali è un errore. Investire nel controllo e nell’ispezione periodica di queste strutture è un atto di responsabilità che protegge l’integrità delle merci, la sicurezza dei dipendenti e la continuità delle attività aziendali.

Emaf Srl è a tua disposizione per una consulenza gratuita al fine di effettuare l’ispezione periodica obbligatoria ai sensi della norma UNI-EN 15635.

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