
Lo smaltimento dei carrelli elevatori a fine vita richiede una gestione responsabile, in conformità alle normative.
L’identificazione dei materiali pericolosi, il riuso dei materiali riciclabili, lo smaltimento corretto dei rifiuti residui e la responsabilità condivisa tra produttori e utenti, sono elementi chiave per affrontare le sfide dello smaltimento dei carrelli elevatori a fine vita.
Lo smaltimento presenta una serie di sfide che richiedono attenzione e soluzioni responsabili. Perché, in Italia, i carrelli elevatori che arrivano a fine vita devono essere sottoposti a un processo di smaltimento o riciclaggio, in conformità alle normative sulla gestione dei rifiuti.
Questi mezzi rientrano infatti nella categoria dei rifiuti speciali non pericolosi e, secondo la normativa italiana, devono essere gestiti partendo dalle disposizioni stabilite dal Decreto Legislativo n. 152/2006.
La gestione può essere effettuata attraverso diverse modalità, tra cui il riciclaggio dei materiali, la demolizione controllata e lo smaltimento in impianti autorizzati.
Carrelli elevatori a fine vita: gestione delle problematiche
Giunti a fine vita operativa, comunque, non andrebbero sottovalutati vari aspetti. Tra cui:
- Normative ambientali e legali
Lo smaltimento dei carrelli elevatori a fine vita deve essere effettuato in conformità alle normative ambientali e legali vigenti che stabiliscono le procedure, le responsabilità e i requisiti specifici per lo smaltimento corretto e sicuro dei carrelli elevatori, al fine di tutelare l’ambiente e la salute pubblica. - Identificazione e rimozione dei materiali pericolosi
I carrelli elevatori contengono componenti e materiali che possono essere dannosi per l’ambiente se smaltiti in modo improprio. È fondamentale quindi identificare e rimuovere in maniera adeguata i materiali pericolosi, come fluidi idraulici, oli, batterie e componenti elettrici. Si tratta di materiali che devono essere gestiti separatamente e inviati a strutture specializzate per il riciclaggio o lo smaltimento sicuro. - Smaltimento corretto dei rifiuti residui
Dopo aver identificato e separato i materiali pericolosi e riciclabili, rimane un residuo che richiede un adeguato smaltimento. Questo può includere parti di plastica, gomma e altri componenti non riciclabili.
È essenziale affidare il corretto smaltimento dei rifiuti residui a impianti di trattamento autorizzati per evitare l’inquinamento ambientale e garantire la conformità alle normative vigenti. - Responsabilità del produttore e dell’utente
La responsabilità per lo smaltimento adeguato dei carrelli elevatori a fine vita ricade sugli utenti che sono tenuti a seguire le procedure corrette di smaltimento e ad adottare pratiche sostenibili anche al termine del ciclo di vita del carrello elevatore.
Cosa si può riciclare di un carrello elevatore a fine vita?
Un carrello elevatore che giunge a fine vita contiene diversi componenti che possono essere riciclati. Acciaio e metalli, batterie, gomme e pneumatici, componenti elettronici, oli e fluidi sono i principali.
Più nello specifico:
- Acciaio e metalli
Il telaio, le forche, le strutture di supporto e altre parti in metallo possono essere smantellate e inviate a impianti di riciclaggio di metalli. L’acciaio può essere fuso e utilizzato per produrre nuove attrezzature, riducendo così la necessità di estrarre nuove risorse. - Batterie
Le batterie al piombo-acido contengono componenti come il piombo, che può essere estratto e riutilizzato. Gli impianti di riciclaggio specializzati garantiscono una gestione corretta dei materiali pericolosi. - Gomme e pneumatici
Le gomme e i pneumatici dei carrelli elevatori possono essere riciclati e riutilizzati. Sottoposti a processi di macinazione per produrre granuli di gomma utilizzati per la fabbricazione di nuovi prodotti come pavimentazioni, coperture di campi sportivi o rivestimenti. - Componenti elettronici
I componenti elettronici, come schede di controllo, sensori e cablaggi, possono essere recuperati e smaltiti correttamente per il riciclaggio dei materiali preziosi, come l’oro, l’argento o il rame. - Oli e fluidi
Gli oli e i fluidi utilizzati nei carrelli elevatori possono essere raccolti e smaltiti attraverso processi di riciclaggio o trattamento appropriati per ridurre l’impatto ambientale.
Carrello elevatore da avviare al riciclo? Ci pensa COBAT!
Promuovere una cultura della sostenibilità e dell’eco-responsabilità nel settore dei carrelli elevatori è essenziale per garantire un impatto ambientale ridotto e un futuro più sostenibile.
Un ambito nel quale rientra pienamente l’attività di COBAT, che contribuendo all’economia circolare, sostiene il riciclo dei carrelli elevatori a fine vita.
Da più di trent’anni coinvolto nella gestione del fine vita di una vasta gamma di prodotti – come pneumatici, batterie e veicoli fuori uso – COBAT è l’interlocutore ideale per avviare al riciclo i carrelli elevatori, in pieno rispetto della normativa vigente.
Cobat può contare su un grande network logistico fatto di Aziende autorizzate alla raccolta e allo stoccaggio dei rifiuti e di impianti di recupero e trattamento, che garantiscono efficienza ed ottimizzazione dei costi.
Inoltre, grazie al know how maturato negli anni e al continuo aggiornamento normativo, i carrelli giunti a fine vita affidati a Cobat vengono avviati al riciclo, attraverso un rispetto rigoroso delle disposizioni in materia, evitando così le sanzioni che solitamente vengono applicate in caso di una gestione di questi prodotti approssimativa o poco attenta.