
Il ruolo dell’addetto al picking è stato (e continua ad essere) oggetto di un’evoluzione significativa nel corso degli anni, grazie all’avanzamento delle tecnologie e dei sistemi automatizzati che hanno cambiato l’intero comparto logistico.
L’addetto al picking è la persona responsabile di prelevare i prodotti dagli scaffali o dai magazzini, per predisporre i pacchi. È una figura chiave per garantire un’efficiente movimentazione dei materiali in un contesto logistico.
Addetto al picking: le sfide del lavoro manuale
In passato, l’addetto al picking operava principalmente manualmente, spostandosi fisicamente tra gli scaffali e i corridoi del magazzino per prelevare gli articoli richiesti.
Questo approccio presentava alcune sfide:
Tempo e risorse
Il picking manuale richiedeva tempo e risorse significative, specialmente in magazzini di grandi dimensioni o con un’ampia varietà di prodotti.
Errori e inaccuratezza
Le operazioni manuali potevano portare a errori di prelievo, sbagli di identificazione dei prodotti e inesattezze nei resoconti delle scorte.
Sicurezza
Il lavoro manuale comporta sempre dei rischi di infortuni e affaticamento per gli operatori, specialmente in ambienti ad alta intensità di lavoro, dove si tratta di manovrare e spostare carichi.
Addetto al picking: come cambia il lavoro
Con l’avvento della tecnologia a supporto dei sistemi di prelievo e dell’automazione, il ruolo dell’addetto al picking si è trasformato in modo significativo. Il lavoro di picking può essere di tipologie molto diverse: si va dalla movimentazione di interi pallet con l’uso di carrelli elevatori, fino al prelievo di singoli colli. In tutti i casi la tecnologia ha migliorato molto il lavoro in tutti gli ambiti: efficienza, precisione e sicurezza.
Basti pensare ai carrelli elevatori stessi, che sono sempre più ergonomici e compatti, per rendere il lavoro all’interno dei magazzini più agile, efficiente e sicuro. Dotati di sensori e tag, permettono anche una viabilità più controllata per evitare collisioni.
Anche i transpallet, nella loro semplicità, si sono evoluti: transpallet pesatori, transpallet ergonomici, transpallet che caricano/scaricano da soli…
Da non dimenticare la rivoluzione del magazzino verticale che, oltre ad alleggerire le operazioni di stoccaggio della merce, garantisce anche precisione nel conteggio e un utilizzo efficiente dello spazio. E poi ancora i trasportatori a rulli che facilitano lo spostamento della merce da un punto ad un altro del magazzino.
Per chi invece ha necessità di movimentare i colli manualmente, oggi ci sono gli esoscheletri, dispositivi indossabili che sorreggono e aiutano l’operatore nel gestire le sue attività affaticandosi molto meno e prevenendo problemi di postura.
RFID, barcode, droni, agv, robot… sono moltissime le tecnologie che stanno modificando il lavoro dell’addetto al picking e determinando la necessità di acquisire nuove competenze.
L’addetto al picking moderno deve essere in grado di sfruttare le tecnologie disponibili e possedere competenze chiave per massimizzare l’efficienza e l’efficacia della movimentazione dei materiali in un ambiente logistico sempre più automatizzato.
Competenze tecnologiche dell’Addetto al picking
Gli addetti al picking devono essere in grado di utilizzare e interagire con i sistemi di picking automatizzati, le tecnologie vocali, RFID, barcode e altre soluzioni avanzate.
Conoscenza del Sistema di Gestione del Magazzino (WMS)
Una buona comprensione del funzionamento del sistema di gestione del magazzino è essenziale per un utilizzo efficace delle tecnologie di picking automatizzato.
Capacità di Adattamento
Gli addetti al picking devono essere in grado di adattarsi a nuovi sistemi e tecnologie in continua evoluzione, perché una cosa è chiara: l’evoluzione dei sistemi logistici è nella sua epoca d’oro e non è per niente conclusa!