
Si apre un altro periodo rilevante per il mercato, un quadrimestre significativo, sia per la chiusura di quest’anno che per l’avvio del 2024, anche per le aziende costruttrici di carrelli elevatori.
Inquadrare l’andamento delle aziende è molto importante per capire in quale direzione sta andando il mercato e con quali trend. Sono diverse infatti le fonti che, ciclicamente, forniscono classifiche per analizzare la salute delle aziende costruttrici di carrelli elevatori.
Adesso è ancora presto per analizzare nuovi dati ma, in attesa di capire meglio come sta andando/è andato il 2023, proponiamo una classifica elaborata dalla rivista tedesca DHF, compilata sulla base dei dati del 2021/2022.
La classifica è stata elaborata con i dati delle relazioni annuali prodotte dalle aziende stesse. Di solito includono informazioni su conto economico, bilancio, rendiconto finanziario, dati da cui è possibile determinare la produttività dell’azienda e la sua resistenza alle crisi. Tali informazioni vengono arricchite e verificate da fonti online e questionari inviati a tutti i produttori.
La classifica costruttori di carrelli elevatori
Veniamo quindi alla classifica costruttori di carrelli elevatori. Ancora una volta siamo di fronte ad una classifica con tante conferme e poche sorprese.
Vedi qui la classifica e il report completi
Toyota è in testa con una quota del 29,57% del mercato mondiale dei carrelli elevatori. KION si trova al secondo posto con una quota del 13,98%, seguita da Jungheinrich con il 9,10%.
Le principali variazioni interessano Hangcha, Manitou e Kalmar: Hangcha che è salita di una posizione all’ottavo posto, Manitou è passata dal decimo al nono posto e Kalmar è scesa di due posizioni per occupare il decimo posto.
La classifica stima anche un aumento globale degli ordini in arrivo, con la regione asiatica che rappresenta oltre la metà di tutti gli ordini.
Secondo i dati delle Statistiche Mondiali sui Carrelli Industriali (WITS) ripresi dal rapporto di DHF, gli ordini in arrivo sono aumentati anche in Europa, Americhe e Asia, con un significativo contributo da parte della Cina.
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